TRIPOLI – Per attaccare “la rivolta farsa” non si fa vedere questa volta Muammar Gheddafi, ma chiama al telefono la tv di stato libica. Tiene a parlare ancora il colonnello. Riparla al suo popolo e minaccia: “Se la situazione non cambia interrompo i flussi del petrolio”.
Adesso mette a fuoco chiaramente il suo nemico numero uno: è Bin Laden per lui che arma i ribelli. “I rivoltosi sono manipolati da Bin Laden. La rivolta in Libia ”è una farsa portata a cui dovremmo porre fine, una farsa portata avanti dai giovani” che ”vengono manipolati anche attraverso l’uso di droghe”.
Dietro il caos di questo paese, dice il “cane pazzo” di Tripoli, come lo chiamava Ronald Reagan c’è al Qaeda e un complotto internazionale.
“I fratellio musulmani e al Qaeda seguono strade diverse. I fratelli seguono la parte giusta dell’islam, vogliono soltanto riforme politiche secondo la sharia come richiesto in Egitto e in Tunisia”, dice convinto il leader della “rivoluzione verde”.
“Adesso però sono politicizzati, ma il vero caos nel paese è causato da Al qaeda e in Bin Laden. Adesso contro di voi si sta muovendo. Se la situazione peggiora si interrompe anche il flusso del petrolio, il paese ha fatto passi avanti, c’è ricchezza e risorse. Abbiamo iniziato il commercio, i prezzi sono cresciuti, ma continuando così potrebbe accadere di peggio perché si alzerebbe il prezzo del petrolio”.
Poi avvisa il suo popolo: “Chi ha preso i viostri figli e li ha mandati alla morte ha lanciato una campagna attraverso i telefoni cellulari, perché vuole fare male ai vostri figli”.
“Voi ragazzi non sapete nulla per ora, ascoltate i genitori. C’è gente al potere da più tempo di me come la regina Elisabetta e anche quando le persone mi dicono che l’esercito agisce in maniera sbagliata. Ciò che sta accadendo adesso non è potere delle persone, ma terrorismo internazionale guidato da Al qaeda”.
Poi ha messo in guardia l’America da un ”intervento militare americano” in Libia ”con la scusa di combattere al Qaeda”.
Dietro questo orrore secondo Gheddafi c’è “gente malata di mente, che è felice che Zawiya sia totalmente distrutta”. Poi si rivolge al popolo, parla come se fosse un leader democratico: “Ho dato il potere a voi nelle mani nel 77, la pace e la guerra sono una vostra scelta. E’ un paese da sogno”.
“Uscite dalle case, arrestate e portate davanti alla giustizia chi ha preso i vostri figli. Disarmateli, catturateli. Genitori, fratelli, sorelle, uomini di chiesa, avete responsabilità …dovete arrestare chi li ha manipolati”.