LOS ANGELES – Ancora guai giudiziari per Lindasay Lohan. Accolta da una vera e propria folla di fotografi, giornalisti e cameramen, l’attrice americana è stata costretta a ripresentarsi in un’aula di giustizia a Los Angeles, dove è stata formalmente incriminata per il furto di una collana preziosa. L’attrice, che si è presentata in aula vestita di bianco, si è dichiarata non colpevole.
Rischia fino a tre anni di carcere. L’accusa si riferisce al furto il mese scorso di una collana da 2.500 dollari in un negozio di Venice, in California. Nell’incriminazione, i procuratori hanno chiesto alla Corte che l’attrice sia tenuta a fornire un campione del suo Dna, e le sue sue impronte digitali.
I difensori della Lohan reclamano invece la ”totale innocenza” della loro assistita, e hanno respinto le accuse come ”assolutamente infondate”.
La collana scomparve da una gioielleria di Venice il 22 gennaio scorso. Alcune telecamere del negozio avrebbero ripreso la Lohan mentre indossava la collana pochi minuti prima che sparisse. L’attrice ha assicurato che la collana era solo stata presa in prestito e che è stata restituita, seppur in ritardo.
La Lohan lo scorso anno era stata condannata ad un periodo di detenzione di tre mesi per aver ripetutamente violato i termini della libertà vigilata, dopo una condanna nel 2007 per guida in stato di ebbrezza. L’attrice rimase in carcere solo 14 giorni, per essere poi trasferita in un centro di disintossicazione. Vi rimase solo 23 giorni, dopo i quali le fu concesso di continuare la riabilitazione da casa. Ma il 24 settembre venne condannata di nuovo a 30 giorni dopo essere stata trovata positiva a un test anti-droga.