L’ex ct della nazionale argentina Diego Armando Maradona ha inviato una lettera al Comitato norvegese per il Nobel, auspicando che il Premio per la pace venga assegnato alle Nonne di Plaza de Mayo.
Nella lettera, Maradona sostiene che le Nonne di Plaza de Mayo, impegnate a ritrovare i figli di desaparecidos nati nei centri clandestini durante la passata dittatura (1976-1983) e poi consegnati in modo illegittimo a coppie, per lo più legate ai militari al potere, meritano il riconoscimento ”per la loro lotta mai venuta meno, serena e coraggiosa, per ottenere la restituzione dei bambini di cui si è appropriato il terrorismo di Stato”.
L’organismo, presieduto dall’italo-argentina Estela Carlotto (ad Arzignano, in provincia di Vicenza, di cui sono originari i Carlotto, è stato dedicato un monumento a Laura, la sua figlia scomparsa) ha già identificato 102 “nipoti”, dei circa 500 che sono nati nelle carceri della dittatura.
Maradona nella sua lettera al Comitato norvegese sottolinea che le Nonne meritano il Premio Nobel per la Pace ”per l’amore e l’accuratezza che hanno messo in atto nei confronti di ciascuno di questi 102 ragazzi ritrovati e per la permanente ricerca dei quasi 400 che devono esserlo ancora”.
L’ex ct, che aveva già ricevuto Estela Carlotto nel ritiro della nazionale durante i recenti mondiali di calcio in Sud Africa, conclude sostenendo che le Nonne di Plaza de Mayo dovrebbero essere insignite con il Nobel per la Pace ”per tutto l’affetto ed il rispetto che hanno saputo seminare in tutti noi nella ricerca della Pace, della Verità e della Giustizia”. Il Nobel per la pace 2010 sarà assegnato venerdì 8 ottobre.