ROMA – Nel mondo arabo la sensazione รจ sempre stata che, una volta catturato Osama Bin Laden, gli americani lo avrebbero fatto processare da una Corte internazionale. Ma le cose sono andate diversamente e non a caso la stampa dei paesi arabi parla di “esecuzione” di Bin Laden, mentre alcuni Ulema (guide spirituali nel mondo islamico), gruppi musulmani in Libano e Hamas a Gaza lo hanno giร proclamato martire.
In realtร , spiega il giornalista dell’Independent Robert Fisk che negli anni ha intervistato ben tre volte Osama Bin Laden, lo “sceicco del terrore” non poteva piรน contare come prima su un grande potere. La sua promessa di travolgere gli stati Arabi pro-americani o comunque moderati รจ stata portata a termine, sรฌ, ma dalla gente di Egitto, Tunisia, piรน tardi di Libia e Siria con la sua istanza di democrazia. I regimi di quei paesi non sono stati travolti dalla violenza di Al Qaeda.
Il problema ora รจ che l’Occidente ha continuamente cercato di dimostrare al mondo arabo che la via della legalitร e della non violenza รจ l’unica praticabile, soprattutto in Medio Oriente. Peccato perรฒ che la vicenda di Osama abbia dimostrato che uccidere il tuo nemico รจ perfettamente accettabile. Qualcuno potrebbe pensare che dopo aver ucciso migliaia di civili innocenti, Bin Laden non poteva che aspettarsi di finire cosรฌ. Ma i musulmani d’altro canto potrebbero concludere che gli Usa hanno usato gli stessi metodi che Israele mette in pratica contro i nemici palestinesi, lanciando missili contro obiettivi del nemico, ma uccidendo cosรฌ anche i civili.
Come ultima riflessione, Fisk dice che Bin Laden รจ vissuto abbastanza per vedere che il suo sogno, quello di una supremazia di Al Qaeda, รจ semplicemente fallito. “In fondo – conclude Fisk – avendo incontrato piรน volte Osama mi chiedo se avrebbe desiderato vivere a queste condizioni”.
