MIAMI – Ha passato ore a scavare un tunnel di sabbia sulla spiaggia di Saint Andrews State Park, in Florida. Un tunnel lungo 6 metri e ampio 2, questo l’obiettivo di Travor Brown. I bagnanti lo osservavano divertiti e seguivano con interesse la realizzazione dell’opera, ma poi qualcosa è andato storto e di Travor non c’è stata più traccia. Il tunnel di sabbia gli è crollato addosso e quando i bagnanti si sono accorti che solo i suoi piedi spuntavano dalla sabbia hanno iniziato a scavare per salvarlo, ma il giovane di appena 17 anni è arrivato in ospedale in condizioni disperate ed è morto dopo due giorni.
Federica Macagnone sul Messaggero scrive che Travor Brown, originario di Broken Arrow in Oklahoma, era in vacanza in Florida con alcuni amici e aveva deciso di scavare il tunnel di sabbia che è diventato poi la sua tomba:
“Stava ancora scavando all’interno della cavità quando, improvvisamente, la struttura gli è franata addosso. A dare l’allarme sono stati alcuni bagnanti che avevano ammirato Travor impegnato nelle operazioni e poi non lo avevano più visto riemergere dal tunnel: è stato quando si sono avvicinati che hanno visti i piedi del ragazzo sporgere da cumuli di sabbia.
Alcune persone hanno tentato di scavare, ma a ogni mossa il cunicolo franava sul ragazzo. Una volta riusciti a far riemergere Travor da sotto la sabbia, due ragazze gli hanno effettuato un massaggio cardiaco e successivamente un’ambulanza lo ha trasportato in ospedale in condizioni disperate. I medici lo hanno tenuto per due giorni attaccato ai macchinari che lo tenevano in vita: poi la famiglia, che nel frattempo era arrivata in Florida, ha deciso di staccare la spina. Adesso i genitori del ragazzo sono pronti per riportare il figlio in Oklahoma: l’ultimo viaggio Travor lo farà verso casa”.
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