Gli Stati Uniti spiavano siti e aziende, sparse nel mondo, per proteggerli da attacchi terroristici. Wikileaks ha pubblicato alcuni dispacci della diplomazia americana che contiene la lista segreta dei “siti sensibili” la cui perdita, secondo il dipartimento di Stato, “influirebbe in modo significativo” sulla sicurezza americana. La sorveglianza di queste sedi industriali, alcune anche in Italia, andava condotta anche all’insaputa dei paesi ospitanti. Per l’Italia, nella lista figurano: ”Glaxo Smith Kline SpA, Parma; Digibind, l’oleodotto Trans-Med”.
Il dispaccio, inviato il 18 febbraio 2009 dal Dipartimento di Stato Usa, contiene la ”prima versione” – scrive Wikileaks – della ”Critical Foreign Dependencies Initiative”, una lista di ”infrastrutture chiave considerate dal governo statunitense di importanza critica per l’America. Nella lista si dettagliano impianti farmaceutici, miniere per i minerali rari, infrastrutture tecnologiche e per la comunicazione”. Tra questi, si legge nel lungo elenco indicato nel dispaccio pubblicato integralmente da Wikileaks, centinaia di aziende, impianti, infrastrutture. Ad esempio, il gasdotto ”Trans-Med, la Glaxo Smith Kline SpA di Parma e la Digibind in Italia”, il cavo sottomarino APOLLO in Francia e Gran Bretagna, le fabbriche farmaceutiche in Germania, il gasdotto Nadym in Russia e altre centinaia di siti in Israele, Spagna, Africa, praticamente ovunque. A conferma dell’interesse Usa per queste infrastrutture chiave, aggiunge il sito, l’offerta ”di aiuto agli impianti, o la promozione di servizi e tecnologia Usa per garantire la sicurezza”.
Le due aziende italiane sotto la lente dell’intelligence statunitense sono situate l’una in Emilia Romagna e l’altra in Sicilia. La Glaxo Smith Kline Spa è una multinazionale farmaceutica nata nel 2000 che ha la propria sede principale a Verona. Ad interessare gli Usa – secondo il dispaccio di Wikileaks – sarebbe però lo stabilimento di San Polo di Torrile, in provincia di Parma, che si occupa – come si legge sul sito della Glaxo Smith Kline – ”dello sviluppo di nuovi prodotti in forma sterile e della produzione di vaccini e di liquidi e liofilizzati sterili a livello mondiale”. Il gasdotto Transmed, invece, è uno degli impianti principali che porta idrocarburi in Italia direttamente dai paesi produttori. Lungo oltre 2.000 chilometri, il Transmed trasporta gas dall’Algeria alla Val Padana. L’inaugurazione e’ avvenuta nel 1983, dopo aver firmato il contratto tra Eni e Sonatrach, la compagnia petrolifera algerina di stato. ”Il punto di arrivo in Italia – si legge sul sito dell’Eni – è a Minerbio, vicino Bologna, nella Pianura Padana”.