FRANCOFORTE – “I mercati non sono spaventati dai risultati delle elezioni italiane, sanno che è democrazia”: il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, placa i timori degli italiani per la risonanza internazionale dell’esito del voto. Ma ribadisce: i governi devono continuare ad attuare le riforme strutturali. E ricorda che nei prossimi 4 anni nella zona euro sono previste 23 elezioni. “Se guardate agli effetti di contagio della breve fiammata di tensioni dei mercati seguita alle elezioni in Italia sugli altri Paesi è stata limitata. Questo è un altro segno positivo”.
Draghi ha parlato dopo il consiglio direttivo dell’Eurotower, che ha lasciato invariati i tassi allo 0,75%. “Come si può riscontrare, dopo una prima euforia seguita nell’immediato alle elezioni, l’entusiasmo ora è rientrato al livello precedente”, ha detto il banchiere. “L’Italia, come altri Paesi, deve continuare il percorso delle riforme strutturali, unico modo per riportare la crescita, e capitalizzare sul consolidamento di bilancio ottenuto”.
Il governatore ha nuovamente sottolineato che tra le priorità dei governi dell’Eurozona deve esserci la lotta alla disoccupazione giovanile. “Il risanamento deve far parte di un’agenda di riforme strutturali che puntino alla liberalizzazione del mercato dei beni e dei servizi, in modo da stimolare la creazione di posti di lavoro e creare un ambiente economico dinamico e competitivo”.
Draghi non ha, però, dato rassicurazioni sull’uscita dalla crisi. Ha ammesso che la debolezza economica nell’Eurozona si è protratta e che la ripresa ci sarà “più avanti” nel 2013. E ha annunciato che la Bce ha tagliato le stime di crescitadell’eurozona rispetto alle previsioni di dicembre. La Bce prevede per il 2013 un Pil tra -0,9% e -0,1% e per il 2014 una crescita tra 0 e +2%. “Come previsto l’inflazione a febbraio è sotto il 2%”.