Il decreto fiscale assegna ai Comuni piena libertà di tassazione, rimuovendo i vincoli che ne limitavano l’esercizio: l’addizionale Irpef può essere istituita o elevata sino allo 0,8 per cento, sono soppresse le disposizioni che dal 2008 impedivano di aumentare i tributi minori. E’ stata rivista la tassa di scopo: il Comune può decidere l’opera pubblica da finanziare col tributo, anche fuori dall’elenco di opere contenute nella norma originaria. Si potrà inoltre finanziare con il gettito dell’imposta l’intero costo dell’investimento, invece che limitarsi al 30% di esso. Il periodo di applicazione del tributo, infine, può essere esteso sino a 10 anni. E, come abbiamo visto, i sindaci novelli Robin Hood alla tassa non rinunciano: possono spiegare perché le impongono, a che scopo sono dirette, evitando magari di scaricare tutto su un governo sostenuto dalle segreterie di riferimento. E’ un pasticcio istituzionale quello che segue a un caos legislativo: sindaci sedotti dalla “disobbedienza fiscale” contro ministri che invece di mandargli i carabinieri in municipio li invitano a dare un’occhiata alla fascia tricolore.
A proposito dell’altra bandiera a uso e consumo dei sette milioni di cittadini che domenica saranno chiamati alle urne. La rivolta contro Equitalia ha assunto i toni della crociata, il cattivo è anche brutto per definizione: da Pisapia a Milano, alla leghista Zaccariotto presidente della provincia di Venezia, dal governatore in Piemonte Cota, sono tutti convinti che sia il braccio riscossore del Fisco a mandare sul lastrico famiglie e imprese. Da dove arrivano le famose “cartelle pazze” che vessano il povero cittadino? Eppure, ricorda Angelo Como, dirigente Equitalia, che “in due anni Equitalia ha emesso 6 milioni di cartelle, solo 65 mila persone ne hanno contestato la regolarità”. E due terzi di questi errori sono addebitabili a mancanze e ritardi informativi degli stessi enti locali. E ricorda ancora, Como, che Equitalia applica la legge. Dicono, i sindaci, che i tributi se li riscuotono loro risparmiano, soprattutto l’esoso aggio del 9%. Organizzeranno, i sindaci, altri carrozzoni, altri posti, altre cariche, per sodali, parenti, compagni e camerati della foresta di Sherwood?