ROMA – Iva aumentata del 2%, aumentate le accise della benzina, l’Irpef non è stata toccata ma potrebbero essere le Regioni ad aumentarla. Sono queste le principali “tasse per spendere” comprese nella manovra del governo di Mario Monti.
Iva
L’aumento c’è, ma scatterà solo da giugno del 2012. Saliranno di due punti sia l’aliquota ordinaria (dal 21% al 23%), sia l’aliquota agevolata (dal 10% al 12%). L’aliquota agevolata di regola è applicata su beni di largo consumo come pane e latte. Inoltre un ulteriore aumento dello 0,5% potrà essere possibile da gennaio 2014.
Piccole differenze rispetto alle misure di Giulio Tremonti: prima era stato stabilito che l’aumento del’Iva sarebbe avvenuto se la cosiddetta “delega fiscale” non avesse dato i risultati sperati. Ora è stato stabilito che l’aumento sarà bloccato se si raggiungeranno i risultati sperati.
Benzina
Dal prossimo gennaio aumenteranno le accise sui carburanti: con il ricavato verranno finanziati i servizi pubblici locali. I soldi insomma finiranno nelle casse regionali e non in quelle statali. La misura dovrebbe fruttare circa un miliardo di euro. Un nuovo incremento delle accise è messo in preventivo dal 2013.
Irpef
La tanto temuta “stangata sull’Irpef” invece non c’è stata. Potrebbe salire l’addizionale regionale dell’Irpef dallo 0,9% all’1,23%. Ma questo verrà deciso dalle singole Regioni: con gli introiti verrà finanziata la sanità.