La bionda e ambiziosa Pinotti contro la sua ex pigmaliona Vincenzi, tanto per rimarcare il fatto che quelle Primarie non sarebbero stata una passeggiata democratica, ma un vero regolamento di conti per quella parte degli ex comunisti alla quale il regno della Vincenzi era insopportabile. Se si aggiungono le possibili candidature di un campione di Sinistra e libertà e quella dei grillini ( è stato fatto anche il nome dello stesso giornalista Ferruccio Sansa, amico di famiglia di Beppe Grillo) si misura una partita che, prima che essere contro la destra e magari contro un centro o terzo polo ancora nebuloso, è proprio a sinistra, dove le candidature fioriscono molto al femminile, ma anche, più in generale, come le margherite in primavera.
Non solo Superta Marta e “Roby” come viene affettuosamente chiamata la Pinotti, ma anche Francesca Balzani, ex assessora della Vincenzi, oggi eurodeputata e valente avvocatessa dello studio fiscale di Victor Uckmar, e altri illustri professionisti come l’avvocato Paolo Momigliano, dello sudio del famoso Mauro De Andrè, lo scomparso fratello della leggenda Fabrizio De Andrè e perfino, con un clamoroso ritorno, Beppe Pericu, il predecessore della Vincenzi da lei molto maltrattato nel segno di una discontinuità che ha creato grandi malumori nel Pd.
Beppe Pericu, che anche Berlusconi, nemico e avversario, aveva considerato un ottimo sindaco, l’eroe del G8 genovese grazie al cui sangue freddo la catastrofe non divenne un’ecatombe, è pronto a schierarsi contro SuperMarta, ben inteso sul suo fronte del centro sinistra e nel Pd di cui è un fondatore genovese. Ma se a scalzare Supermarta dal trono di Tursi avesse più possibilità qualche candidato civico, allora l’ex sindaco non avrebbe incertezze. Ma questa è un’altra storia da raccontare.
