LAS VEGAS – Da campionessa olimpica ad escort: la storia di Suzy Favor Hamilton diventa un libro. Fu il sito investigativo americano “The Smoking Gun” a rivelare, nel 2012, la doppia vita della mezzofondista americana. Suzy ammise su twitter. Poi cadde in depressione. Il 14 settembre la sua versione dei fatti sarà nelle librerie americane con il titolo “Fast Girl, a Life spent running from madness” (“Una ragazza veloce, una vita spesa a fuggire dalla follia”).
In quella parola, madness, c’è il senso della sua doppia vita. Suzy spiega di essersi buttata nel sesso per un disturbo bipolare di cui soffriva. “Solo il sesso riusciva a farmi stare bene”, rivela l’atleta. “Anche durante le Olimpiadi di Sydney mi prostituivo. Cercavo di giocare sempre di più con il fuoco e presto sono diventata la prostituta più pagata di Las Vegas”.
Il disturbo bipolare e la depressione di cui soffriva, scrive Suzy quasi cercando di giustificarsi, “mi avrebbe potuto far cadere nell‘alcol, nella droga o farmi diventare dipendente dai farmaci. Invece è stato il sesso a sconvolgermi. Era ciò che mi dava più energia”.
Ma quando la notizia venne fuori lei, che come escort guadagnava 600 dollari l’ora ma sempre sotto un nome falso, pensò a suicidio. Adesso è venuta fuori anche da quel periodo buio. E ha raccontato la sua storia.