ROMA – ''La partita mi sembra ancora molto aperta dunque andrei con i piedi di piombo: Melanchon e la sinistra sono un po' sotto lo score previsto, non e' detto che la sorpresa Le Pen al secondo turno 'giri' su Sarkozy, bisogna vedere come si schierera' Bayrou''. E' il giudizio cauto sulle elezioni francesi di Emma Bonino che consiglia alla sinistra italiana di non cantare vittoria troppo in fretta: ''In politica – afferma – un anno e' un tempo biblico''.
''Purtroppo – osserva Bonino in una intervista al Mattino – l'Europa non e' mai tema di campagna elettorale malgrado il suo rilancio sia decisivo per il nostro futuro. Le ultime dichiarazioni di Sarkozy sulla rimessa in discussione di Shengen, sicuramente un tentativo peraltro infruttuoso di rincorsa dell'elettorato di Marine Le Pen, mettono nel mirino uno dei pilastri della costruzione europea. E' molto preoccupante perche' semina dati culturali poi difficili da cancellare. E' preoccupante anche perche' o si rilancia il progetto europeo o non c'e' salvezza nazionale che tenga. Hollande, che all'inizio aveva azzardato veti sul fiscal compact, per fortuna ha corretto le sue posizioni chiedendo assieme al fiscal compact il patto per la crescita. Ô sul dossier europeo che si gioca il futuro di questa parte del mondo''.
''Chiunque vinca – prosegue Bonino -, la Francia si risveglierà scoprendo una crisi che fin'ora e' stata negata e alla quale l'opinione pubblica non e' stata educata. Ma con Hollande registreremmo un dato di minor asservimento alla Germania. Magari nella sostanza le politiche non cambieranno molto ma certo si aprirebbe una situazione dialettica piu' importante, uno spazio perche' altri attori – penso all'Italia ma anche alla Polonia – possano giocare un ruolo. L'asse franco-tedesco cosi' granitico, anche se sbilanciato su Berlino, non apriva margini di protagonismo politico ad altri paesi anche se Monti ci ha provato con la lettera dei tredici sulla crescita. Credo che la Francia con Hollande potrebbe riaprire i giochi''.
Sull'ipotesi che una vittoria della sinistra in Francia possa aprire la strada a un'evoluzione analoga in Italia, Bonino afferma: ''Consiglierei un po' di prudenza. Ai giorni d'oggi, in politica un anno e' un tempo biblico''.