La situazione dei seggi assegnati ai maggiori partiti inglesi alle 15 di venerdì, con 637 dei 650 collegi scrutinati:
Sono 301 i seggi assegnati al partito conservatore dopo lo scrutinio effettuato in 637 circoscrizioni su un totale di 650.
CONSERVATORI: 301 seggi, 36,2 per cento;
LABURISTI: 255 seggi, 29,2 per cento;
LIBERALDEMOCRATICI 55 seggi, 22,9 per cento.
La Gran Bretagna avrà un ‘hung parliament’, un parlamento appeso, in cui David Cameron, il leader dei conservatori – vincitori senza maggioranza – se vorrà governare dovrà rivolgersi anche al numero uno del Labour Gordon Brown.
I Tories vincono senza maggioranza assoluta, e Cameron guiderà probabilmente un governo di minoranza o di coalizione, ma in una situazione così incerta l’incarico potrebbe andare anche a Brown. Terzo il deluso partito liberaldemocratico di Nick Clegg, che è stato rieletto nel suo collegio di Sheffield Hallam.
Alla proclamazione della vittoria, il leader lib-Dem ha tuttavia affermato a caldo che per il partito “è stata una serata deludente” dopo una campagna “piena di ottimismo e speranza”. “Dopo l’entusiasmo della campagna elettorale, ha detto Clegg, la gente ha votato per chi conosceva. Lo capisco, in tempo di crisi. Ma questo non mi impedirà di lottare ancora per il cambiamento”.
Dopo aver detto che secondo lui chi ha la maggioranza anche relativa dei seggi ha il diritto a fare il primo tentativo a formare un governo, il leader Lib-dem ha aggiunto che “questo si può fare da soli o parlando con altri partiti”. Per i commentatori, ciò significa che il leader Lib-dem parlerà per primo con David Cameron sulla possibilità di formare un governo di coalizione.
Secondo Clegg, “Il partito con la maggioranza dei seggi deve avere la prima chance di tentare di formare un governo. I Tory devono mostrare di saper formare un governo nell’interesse nazionale”.
In realtà, nonostante la sconfitta, in assenza di una maggioranza assoluta, spetterebbe a Brown fare il primo tentativo, magari cercando un’alleanza con i liberaldemocratici. Anche nel 1974 il premier uscente, il conservatore Edward Heath, cercò di formare un governo nonostante i laburisti avessero più seggi ma dopo quattro giorni si vide costretto a rinunciare.
Di questa idea sembra lo stesso Brown: “Farò di tutto perché la Gran Bretagna abbia un governo forte e stabile”, ha detto il premier uscente, che ha anche dichiarato di aver dato istruzioni affinché i funzionari dell’esecutivo diano tutto il sostegno necessario ai partiti coinvolti in colloqui che portino a una coalizione.
“Se i negoziati tra David Cameron e Nick Clegg dovessero fallire – ha affermato il primo ministro uscente – mi renderò subito disponibile a discutere con il leader dei Lib-Dem per cercare un punto d’intesa”.
Nel ‘parlamento appeso’, Clegg potrebbero comunque essere l’ago della bilancia. David Cameron è stato rieletto nella sua circoscrizione di Witney e, in un breve intervento, pur non rivendicando il diritto alla premiership ha detto che appare chiaro che “il Labour è stato sconfitto” e che “il Paese ha bisogno di un cambiamento e di un nuovo leader”.
Anche Gordon Brown è stato riconfermato e dopo essere stato proclamato vincitore nel suo collegio è comparso in tv per ringraziare tutti quanti gli sono stati vicini e per proclamare che il paese, in una congiuntura così difficile, ha bisogno di un governo “stabile e forte”. Il premier non ha detto che spetta a lui tentare di formare un governo ma lo aveva fatto in precedenza un suo fedelissimo, il ministro delle attività produttive Peter Mandelson.
All’orario di chiusura dei seggi, alle 22 locali (le 23 in Italia) in alcune circoscrizioni c’erano ancora lunghe file di elettori in attesa e in certi casi (si parla di varie centinaia di persone) zelanti funzionari hanno sigillato le urne senza permettere a tutti di votare e innescando così polemiche a non finire. C’è stato anche un allarme autobomba nell’Ulster.
Nonostante le difficoltà e le esclusioni, l’affluenza alle urne è stata quasi del 70 per cento. La partecipazione alle elezioni politiche del 2005 era stata del 61%.
Attimi di paura a Derry, nell’Irlanda del Nord, dove gli artificieri sono intervenuti per disinnescare un ordigno lasciato su un’auto parcheggiata davanti a un centro elettorale. Le operazioni di conteggio dei voti hanno dovuto essere temporaneamente interrotte.
La regina Elisabetta oggi dovrebbe vedere il vincitore solo dopo le 13 e non, come avveniva in passato, nella mattinata. Ma l’incertezza questa volta è troppo grande e anche la sovrana ha dovuto prenderne atto.
