PARIGI – Il respingimento degli immigrati clandestini provenienti dall’Italia da parte delle autorità francesi è ”perfettamente” conforme alle norme europee: lo dice il ministro dell’Interno francese, Claude Gueant, in una lettera inviata oggi al commissario Ue all’Immigrazione, Cecilia Malmstrom, che ieri ha duramente criticato la Francia per i respingimenti degli immigrati clandestini provenienti dall’Italia.
Nella missiva, inviata oggi a Bruxelles, Gueant si dice anche ”stupito” per le parole della Malmstrom. Ieri, nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles, la Malstrom ha detto che ”le autorità francesi non possono respingere (i migranti tunisini,ndr.) in Italia”, in virtù delle regole sulla libera circolazione di Schengen.
Nella risposta inviata oggi alla commissaria, riferiscono al ministero dell’Interno di Parigi, Gueant esprime ”stupore” per i commenti della responsabile Ue. Il rinvio degli immigrati irregolari verso l’Italia, avverte la Francia, ”sono naturalmente e perfettamente conformi al diritto comunitario, in particolare, all’acquis di Schengen. La direttiva (Ue, ndr.) del 16 dicembre 2008, detta ‘rimpatri’, prevede (…) la pratica delle riammissioni di (cittadini, ndr) di Paesi terzi in situazione irregolare tra Stati membri, sulla base di accordi bilaterali esistenti”. In questo contesto, sottolinea ancora Gueant nella missiva inviata a Bruxelles, ”il trattato franco-italiano del 3 ottobre 1997 fissa l’attuale quadro giuridico in vigore, che rispettiamo scrupolosamente”.
Il ministro lancia quindi un forte appello alla Malstrom affinché Bruxelles mostri maggiore impegno nel campo dell’immigrazione: ”Il governo (francese, ndr.) attende, come molti altri in Europa, delle proposte e un’azione vigorosa da parte della Commissione per superare le difficoltà alle quali ci espone l’attuale situazione migratoria nel Mediterraneo”. Gueant assicura infine che ”i controlli operati nella zona frontaliera (di Ventimiglia, ndr.) nella striscia di 20 chilometri lungo la frontiera interna sono anch’essi conformi al diritto europeo”.
