Lโesempio svizzero tenta la destra italiana. A piรน voci, ministro degli Interni Maroni in testa, la Lega parla di โvoce di popoloโ da ascoltare. Voce che secondo i leghisti vale molto di piรน di quella di โรฉlites piรน o meno illuminateโ. Nella prima โtraduzioneโ in italiano il divieto di erigere nuovi minareti nella Confederazione elvetica ha preso la forma di pronunciamenti multipli, quasi una campagna, per inserire il simbolo della croce cristiana al centro della bandiera tricolore nazionale. Prima un vice ministro, il leghista Castelli. Poi il capogruppo Pdl Maurizio Gasparri, quindi il ministro degli Esteri, Franco Frattini hanno con varia intensitร sostenuto la proposta. Non cosรฌ la parte della maggioranza che viene da An, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, lโha bocciata.
Allโentusiasmo, alla voglia di emulazione italiane di quanto hanno proposto e ottenuto le destre politiche in Svizzera e di quanto hanno votato la maggioranza dei cittadini elvetici, fa argine proprio la Chiesa cattolica. Numerosi prelati temono che il โmuro svizzeroโ trascini le religioni e le Chiese in una logica di reciproca ostilitร che le danneggerebbe tutte. Il Vaticano non parla ufficialmente ma lascia filtrare dichiarazioni di โpreoccupazioneโ. Lo stesso fa lโUnione Europea anche se precisa ovviamente che la Svizzera non fa parte dellโUnione e che nessuno pensa ad ingerenze. In forte imbarazzo lo stesso governo svizzero che si era pronunciato per il No al referendum. Il bilancio degli umori e delle reazioni europee registra dunque dopo le prime 24 ore che seguono allโesito del referendum lโItalia come il paese piรน โcaldoโ nellโapplaudire o almeno nel commentare favorevolmente. Effetto Lega, forza determinante nel governo italiano, ma non รจ certo solo la Lega a nutrire verso il โno di popolo al minaretoโ il classico e anche confessato: โAnchโio vorrei ma purtroppo, per ora, non possoโ.