PARIGI – La Francia è pronta ad attaccare Muammar Gheddafi, Parigi vuole intervenire il prima possibile dopo il via libera della Nazioni unite alla no fly zone: “Questione di ore, presto attaccheremo”.
L’ultimo annuncio contro il rais di Tripoli è arrivato dal portavoce del governo, Francois Baroin, dopo giorni in cui l’Eliseo lanciava segnali di tensione contro Gheddafi.
“Pronti a bombardamenti mirati”, aveva detto la Francia solo una decina di giorni fa. ”Solo la minaccia dell’uso della forza può fermare Gheddafi”, aveva scritto il ministro degli esteri Alain Juppé. Parigi ha riconosciuto il Consiglio nazionale di transizione, mentre il presidente Nicolas Sarkozy (che ha incontrato emissari dei ribelli) proprio evocando la possibilità di raid aerei. Lo aveva detto insomma Sarkò: la Francia anche da sola era pronta a intervenire.
L’intervento militare che si concretizzera’ ”nelle prossime ore” e che vedrà la Francia in prima fila, ”non è un’occupazione del territorio libico” ma ”un dispositivo per proteggere il popolo libico e consentirgli di andare fino in fondo al suo anelito di libertà e quindi alla caduta del regime di Gheddafi”, ha detto Baroin ai microfoni della radio RTL. Dopo aver confermato l’intervento militare nelle prossime ore e con la partecipazione delle forze armate della Francia, Baroin ha aggiunto che ”i francesi, che erano all’avanguardia in questa richiesta, saranno naturalmente coerenti con l’intervento militare, quindi parteciperanno”. ”Quanto avvenuto stanotte (con la risoluzione adottata in Consiglio di sicurezza, ndr) è una tappa importantissima in questa gestione della guerra in Libia – ha continuato Baroin – del massacro da parte di Gheddafi del suo popolo. E bisogna riconoscere il ruolo di primo piano avuto dal presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy e dalla Francia”.