BRUXELLES – Quote rosa nei cda e voto degli azionisti sulle retribuzioni dei propri manager. Queste due delle ipotesi a cui sta lavorando Bruxelles, che dopo l’estate potrebbe decidere di proporre nuove norme sulla governance societaria.
”Uno degli insegnamenti della crisi finanziaria – afferma la Commisione Ue – è che il governo societario, finora basato generalmente sull’autoregolamentazione, è stato meno efficace del previsto. E’ quindi importante che le società siano gestite meglio, non solo per evitare una crisi futura ma anche per renderle piu’ competitive”. In particolare, per il commissario Ue ai servizi finanziari, Michel Barnier, ”occorre che i consigli delle imprese siano piu’ efficaci e che gli azionisti assumano pienamente le proprie responsabilità ’.
Per questo, secondo Bruxelles i cda dovrebbero essere composti ”da un gruppo misto di persone, ad esempio rafforzando l’equilibrio tra uomini e donne e la varieta’ di esperienze professionali, competenze, nazionalità ”. Per quel che riguarda le quote rosa, secondo i dati della Commissione Ue l’Italia e’ il fanalino di coda, col 70% delle società quotate che on ha donne nel board.
Molto diversa la situazione in Francia, Germania e nei Paesi nordici. Un altro degli obiettivi della Commissione Ue è quello di potenziare la partecipazione degli azionisti alle questioni di governo societario, comprese le remunerazioni ddei manager.
