ROMA – ''L'armonia franco-tedesca e' una condizione necessaria per il buon funzionamento e sviluppo dell'Europa, ma nono sufficiente. Due paesi su 27, fossero anche i due piu' grandi, non possono decidere per tutti gli altri''. E' quanto ha risposto il presidente del consiglio Mario Monti in un'intervista al quotidiano francese Le Figaro, sollecitato sul ''direttorio franco-tedesco''.
Monti ha quindi sottolineato che sara' garantito il contributo dell'Italia al processo comunitario ''ma sempre tentando di rendere minime le geometrie variabili''.
''Sono a favore dell'approccio comunitario, non semplicemente per l'ideale, ma perche' cio' evita le derive del metodo intergovernativo che abbiamo sperimentato nel 2003 ai tempi della discussione del patto di stabilita'. – ha spiegato – Sono molto sensibile al fatto che Nicolas Sarkozy e Angela Merkel abbiano dato prova di apertura verso l'Italia durante i nostri inconntri del 23 novembre a Strasburgo. Portero' il contributo dell'Italia, ma sempre tentando di rendere minime le geometrie variabili nell'ambito del processo comunitario''.
