Partite, incontri con i suoceri, prime cinematografiche: sono almeno 70 gli spostamenti “non consentiti da motivi di servizio” in cui il presidente del consiglio regionale friulano, Edouard Ballaman, ha utilizzato invece l’auto blu. L’esponente della Lega Nord è attualmente indagato dalla Corte dei Conti che sta verificando se ci siano stati eventuali “danni erariali”.
L’inchiesta è scaturita da un dossier dettagliatissimo compilato da una fonta ritenuta “attendibile” e sicuramente molto ben informata, visto che ha allegato anche alcune testimonianze, come le ricevute del Telepass per alcune “trasferte non autorizzate”.
Il Messaggero Veneto, che ha dato per primo la notizia, ha ricostruito in una scheda tutti gli spostamenti di Ballaman dal 2008 al 2010 (nell’aprile di quell’anno decise di rinunciare all’auto di servizio). Ecco i casi più singolari.
Partita. Il 7 maggio 2008 Ballaman e l’allora fidanzata (attuale moglie) Chiara Feltrin si recarono a Milano per vedere la partita di calcio tra “nazioni non riconosciute” Padania-Tibet.
Suoceri. Il 4 settembre 2008 trasferta a Camponogara (Venezia) per andare a trovare i genitori della fidanzata. Questo spostamento fu reiterato più volte nel corso dei mesi successivi.
Dentista. Il 7 novembre 2008 Ballaman mandò l’autista di servizio ad accompagnare la fidanzata dal dentista.
Vacanze. Il 9 febbraio 2009 Ballaman e compagna si fecero portare all’aeroporto di Venezia, dove presero un aereo per Istanbul in vista delle vacanze. Il 13 febbraio l’auto blu sarà utilizzata anche per il ritorno. Nelle settimane successive la metà per la villeggiatura fu invece la villa al mare di Caorle.
Cinema. Il 2 ottobre 2009 a Milano ci fu la “prima” del film “Barbarossa”, cult movie per i leghisti: Ballaman non poteva mancare e si fece portare dall’autista nel capoluogo lombardo.
Bossi. Il 2 novembre 2009 Ballaman e la Feltrin andarono a Milano: l’obiettivo del “blitz” era quello di convincere Umberto Bossi a celebrare il loro matrimonio, visto che i due si erano conosciuti proprio ad un comizio del Senatur. L’incontro non andò a buon fine.