Le prime pagine se le prende Silvio Berlusconi: รจ un leit-motiv degli ultimi giorni di tutte le campagne elettorali da 17 anni a questa parte. Fra insulti, promesse, pernacchie e barzellette, il presidente del Consiglio monopolizza le attenzioni di tv e giornali lasciando all’altra parte politica le briciole della scena pubblica. Ingrato il compito di Pier Luigi Bersani, che deve cercare di “farsi vedere”, evitando perรฒ di inseguire il Cavaliere nella gara a chi la spara piรน grossa.
Ancora piรน insidioso il terreno dei pronostici: le amministrative sono sempre asimmetriche (ci sono zone piรน “rosse” e altre piรน “blu” ma non votano mai tutte insieme) e su questo hanno buon gioco i politici a dichiarare dopo i primi exit poll “ho vinto io, hai perso tu”. Quindi indicare prima delle elezioni qual รจ l’asticella oltre la quale si รจ vinto e sotto la quale si รจ perso รจ buon esercizio di chiarezza anche se la scaramanzia e l’astuzia consiglierebbero il contrario.
Bersani l’ha stilata, la sua lista dei desideri, quelli che se si realizzassero significhebbero vittoria: passare possibilmente al primo turno a Bologna e Torino e portare il Pdl al ballottaggio a Milano e Napoli. Gli “insider” dicono che un eventuale pareggio in realtร pareggio non sarebbe: un 2-2 con Milano e Napoli al centrodestra sarebbe una sconfitta per il Pd. Una sconfitta che sarebbe ancora piรน netta se Milano e Napoli si tingessero di “blu” giร al primo turno. Nettissima seย Bologna e Torino dovessero aspettare il secondo turno per tingersi di rosso.
Ma intanto ecco un “blob” delle ultime dichiarazioni di Bersani: ”Noi contiamo di avere una vittoria a Torino e Bologna, vedremo se รจ al primo turno perchรฉ c’รจ molta frammentazione, tante candidature e tante liste, e contiamo di giocarcela al ballottaggio a Milano e a Napoli […] Noi ci aspettiamo nell’insieme un’inversione di tendenza rispetto all’abbrivio vincente di cui gode il centrodestra per cominciare una strada nuova […] Dobbiamo lanciare un segnale subito: per fare di Torino la cittร protagonista della riscossa italiana […] Sobrietร , rigore, onestร , semplicitร sono parole importanti che dobbiamo rilanciare. Gli effetti speciali del berlusconismo non hanno portato a niente. Noi vogliamo una politica buona, pulita […] Noi vogliamo parlare d’altro rispetto ai problemi di Berlusconi perchรฉ ci aspettiamo da queste elezioni che venga un segnale secondo il quale d’ora in poi ci si occupi dei problemi degli italiani. Non possiamo stare sempre attorno alle sue guerre alle sue risse, ai suoi odi.[…] Milano […] cittร simbolo […] รจ lรฌ che รจ partita l’avventura di Berlusconi e sono quindici anni che il centrosinistra non รจ nemmeno andato ai ballottaggi”.
