La “catena” dunque dice che il capo della segreteria del coordinatore lombardo affida ad una società che ha già lavorato per loro l’incarico, garantisce che paga il Pdl. Lassini dunque non è né il regista, né l’ufficiale pagatore e neanche lo stampatore, è solo quello che ci “mette la faccia”. Ma altri volti si vedono con nettezza in questa storia. Primo tra tutti quello di Mario Mantovani. Venerdì diceva: “Io non so nulla dei manifesti. Le Br? Saranno le brutte racchie”. Sabato diceva: “Non li ho visti quei manifesti, non c’entrano nulla con noi”. Domenica: “Non sapevamo nulla di questa iniziativa fuori luogo”. Lunedì: “Roberto Lassini non è neanche iscritto al partito come faccio a fargli ritirare la candidatura?”. Martedì finalmente scriveva a Lassini: “Rinuncia a candidarti al Comune di Milano”.
Se la ricostruzione di Mantovani risponde al vero bisogna supporre sia stato tenuto all’oscuro dal suo segretario, quel Di Capua che riceveva Bergomi nella sede del Pdl e garantiva che il Pdl avrebbe pagato. Tenuto all’oscuro da Lassini, nonostante i ripetuti incontri con Lassini davanti a dentro il Tribunale di Milano a protestare insieme contro i giudici (ci sono le foto e il filmati). Non devono averne mai parlato di quei manifesti, neanche con la Santanché che ancora lunedì diceva: “La candidatura Lassini? Lasciamo parlare gli elettori, ci sono cose più gravi su ci scandalizzarsi”.
La “catena” dice che Lassini è solo l’ultimo anello e neanche quello più “forte”. Una catena che risale indietro, al cuore del Pdl lombardo e forse ancora più in alto se risponde a verità quel che racconta il Corriere della Sera e cioè che Berlusconi avrebbe detto “Un errore, ma politicamente Lassini ha ragione”. Forse Berlusconi questo lo ha detto e forse no, di certo ha detto a una ventina di giornalisti stranieri che “Le Br usavano il mitra, questi il potere giudiziario e sono un nemico peggiore per la democrazia”. Una lunga “catena” e per vedere quanto è lunga e da dove davvero parte basterà aspettare il nove di maggio. Quel giorno, il giorno delle vittime del terrorismo, Napolitano quest’anno lo ha intestato ai magistrati uccisi dalle Br. Berlusconi parteciperà a qualche manifestazione di Stato a ricordo e omaggio ai magistrati?