Bagnasco, facendole proprie, ha ricordato anche le recenti ”parole di condanna” espresse dal Papa nel corso della sua visita in Gran Bretagna contro i ”crimini inqualificabili” di cui si sono macchiati i preti pedofili e l’aver messo le vittime ”al centro delle sue preoccupazioni”. ”Le sue parole, verso i responsabili e verso le vittime – ha affermato il capo dei vescovi -, sono anche le nostre”.
Mafia. ”I magistrati e le forze dell’ordine, sotto tiro proprio per la progressiva efficacia della loro azione, sappiano che la Chiesa è con loro contro la violenza oscura che uccide la speranza”. Il porporato si è riferito in particolare alla Calabria, dove dal 14 al 17 ottobre si svolgerà la Settimana sociale, ma non solo. ”Le comunità di Calabria, come di tutto il Meridione, devono sentirsi sostenute dalla solidarietà e dall’ammirazione delle Chiese sorelle, impegnate a loro volta nel far fronte ad una propagazione del fenomeno malavitoso della quale non è più lecito ormai dubitare”.
Le reazioni della politica.
Maurizio Lupi. ”Dal cardinale Bagnasco arrivano, come sempre, parole sagge che illuminano il dibattito politico di questi giorni. Parole che il presidente del Consiglio Berlusconi recepisce quando invita a mettere da parte le ambizioni personali e ad agire nell’interesse di tutti. Questa è la bussola del governo che il premier rilancerà con forza mercoledì nel suo discorso alla Camera”: è il commento di Maurizio Lupi, vice Presidente della Camera dei Deputati. ”Mi auguro che l’opposizione e coloro che, all’interno della maggioranza, hanno condotto in questi mesi una battaglia personalistica, non sprechino questa opportunità”.
Lorenzo Cesa. ”In questa fase di profondo smarrimento politico e sociale, ascoltiamo con grande attenzione le parole del cardinal Bagnasco. Il suo richiamo a una politica protesa verso il bene comune e l’interesse del Paese appare di straordinaria attualità, cosi come ci trovano perfettamente d’accordo le sue preoccupazioni sul Federalismo e sul Mezzogiorno”, ha dichiarato, in una nota, il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa. ”La politica, di ispirazione cattolica e non dovrebbe cogliere il senso delle parole del cardinal Bagnasco e fare leva su di esse per rialzarsi da questo momento di grave crisi”.
Enzo Carra. ”L’appello del cardinal Bagnasco non ci coglie impreparati. Dopo decenni, davvero, il futuro può essere nuovamente nelle mani dei cattolici”. Così Enzo Carra (Udc) ha commentato le parole del presidente della Cei. ”L’impegno è durissimo – prosegue – e, naturalmente, non richiede soltanto un cambio di mentalità dei laici ma anche dell’intera Chiesa italiana. Vescovi, clero e movimenti cattolici devono raccogliere come noi facciamo l’invito del presidente della Cei. Che è poi lo stesso di Papa Benedetto XVI”.
Roberto Calderoli. ”Il cardinal Bagnasco sia sereno. Noi abbiamo accettato la sfida di realizzare una riforma epocale quale il federalismo proponendo, come auspica lo stesso Bagnasco, un federalismo solidale, responsabile e competitivo”: queste le parole del Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, Roberto Calderoli . ”Un federalismo solidale – ha spiegato Calderoli – in quanto a tutti, cosa che oggi purtroppo assolutamente non accade, verranno assicurate le risorse per garantire quei diritti civili e sociali previsti dalla nostra Costituzione, anche in quelle realtà dove ciò non sarebbe possibile sulla base della sola capacità fiscale locale. Un federalismo responsabile in quanto attraverso l’introduzione dell’autonomia impositiva per Comuni, Province e Regioni e attraverso l’introduzione di un costo standard di riferimento per le varie funzioni fondamentali, il cittadino potrà finalmente sapere perché paga, quanto paga, a chi paga, come vengono utilizzati i suoi soldi e conseguentemente sarà in grado di valutare l’operato dei suoi amministratori, in modo da poter premiare quelli bravi o viceversa punire quelli cattivi mandandoli a casa per sempre”.