Il ministero degli Esteri italiano tentò di nominare Console onorario un uomo “vicino” a un boss mafioso? Durante la trasmissione Annozero dell’8 ottobre il giornalista Corrado Formigli ha affermato che la Farnesina avrebbe fatto pressioni per la nomina di Francesco Corallo: si tratta del figlio di Gaetano Corallo, un catanese considerato vicino al boss Nitto Santapaola, anche lui catanese. Corallo senior è stato anche condannato a sette anni e mezzo per associazione a delinquere.
La vicenda, che risalirebbe al periodo compreso tra maggio e giugno, avrebbe un punto di contatto con “l’affaire monegasco” che ha travolto Gianfranco Fini e la famiglia Tulliani. Francesco Corallo è uno dei proprietari della Atlantis World, società concessionaria dello Stato per le slot machine. Anche James Walfenzao deteneva delle quote della stessa società: Walfenzao è il professionista di Saint Lucia che “controlla” la Timara Ltd e la Printemps Ltd, le due off-shore proprietarie della casa di Montecarlo (ereditata da Alleanza Nazionale e ora abitata da Gian Carlo Tulliani, “cognato” del presidente della Camera, Gianfranco Fini).
Secondo la ricostruzione fatta da Formigli, tra maggio e giugno il ministero degli Esteri tentò di nominare Francesco Corallo Console onorario di Saint Marteen. Dalla Farnesina sarebbero state inviate due e-mail al Console generale italiano a Miami, Marco Rocca: nei messaggi di posta elettronica si chiedevano informazioni su Corallo e si spingeva per la nomina. Ma il diplomatico si oppose e, racconta Formigli, “pagò” per il suo rifiuto: prima fu bruciata l’auto di sua moglie, poi ricevette una lettera di minacce.
Il ministro degli esteri Franco Frattini ha disposto un’immediata indagine sull’intera procedura seguita. Inoltre il ministro ha disposto l’acquisizione delle e-mail di eventuale segnalazione di Corallo a Console Onorario (anche se il Ministro degli esteri non firma gli atti di nomina dei Consoli Onorari).
Tra le altre cose, Francesco Corallo è considerato “amico” del deputato del Pdl Amedeo Laboccetta.