Il suo rivale interno sulla piazza Pd, il sempiterno Claudio Burlando, presidente della Regione, giĆ sindaco, deputato, ministro nel governo Prodi 1, con padre camallo della mitica Culmv, ha subdolamente strisciato unāipotesi Primarie. Praticamente uno schiaffo alla signora sindaco che non ha ancora concluso il suo primo mandato e dove si ĆØ mai visto che il secondo non viene garantito?
A Genova, per la veritĆ hanno un bel precedente perchĆ© licenziarono in tronco il sindaco Adriano Sansa, celebre magistrato ed ex pretore dāassalto dopo quattro anni di governo, dicendogli tout court che tanto loro, gli allora pidiessini, erano in grado a Zena di far eleggere sindaco il primo camionista che passava per la strada. Tanto il prode Sansa gli aveva rotto le uova nel paniere nella prima giunta, che succedeva alla caduta di Burlando, sindaco arrestato per lo scandalo colombiano del Sottopasso e poi totalmente prosciolto ed anzi rilanciato verso i grandi e progressivi destini della Sinistra di manovra e di governo.
Lāincertezza velenosa fiorita intorno a SuperMarta, che ha anche pensato di abbellire la cittĆ nei giorni colorati della mostra con una aiuola piazzata nella strada centrale di via XX Settembre, mandando in bestia automobilisti, autisti Amt e cittadini comuni, non ha fermato i sondaggisti, anzi li ha caricati.
CosƬ gli esperti di DIGIS e commissionati da un settimanale genovese Bj Liguria Business Journal e dalla societĆ TecnĆØ per conto dellā Api di Francesco Rutelli, si sono inventati una giostra di candidati di sinistra e di destra da piazzare ai nastri tanto per capire chi sta allungando il collo.
Accanto a SuperMarta, per conto del Pd, sono stati cosƬ investiti del ruolo di possibili concorrenti la statuaria senatrice Pd Roberta Pinotti, giĆ presidente della Commissione Difesa, odiata concorrente della Vincenzi (non solo rivalitĆ femminili), la pimpante avvocatessa Francesca Balzani, eurodeputata per il Pd, altra concorrente di SuperMarta, dirottata in Europa per non fare ombra alla signora sindaco, il deputato molto popular Mario Tullo e financo il potente assessore regionale alla sanitĆ , Claudio Montaldo, giĆ vicesindaco del rimpianto Beppe Pericu, anche lui non molto empatizzato dalla Vincenzi e pronto oggi a scatenarsi a favore di un suo concorrente āforteā.
Per il centro destra gli esperti dei sondaggi hanno caricato sui loro computer, ovviamente, Enrico Musso, il senatore ex Pdl, oggi iscritto al gruppo Udc, gamba liberale, docente universitario di Economia e unico leader ad essere partito chiaramente e dichiaratamente per conquistare il nobile palazzo Tursi con una lista civica e una fondazione Oltremare, che cerca di catturare consensi trasversali, ma che parte dalla pancia moderata della cittĆ , quella che ne ha le scatole piene della gestione di Sinistra, della Vincenzi, dei Burlando e che vorrebbe unāinversione di rotta.
E intorno al senatore del grande strappo a Berlusconi sul processo breve e su tanti altri temi caldi, meritatosi accuse di tradimento da una parte e consensi border line dallāaltra si nebulizza una pioggia di ipotesi anche un poā fantasiose, come il coordinatore regionale della Pdl Michele Scandroglio, deputato fedelissimo di Scajola, senza nessuna velleitĆ comunale o i āpierini e le pierineā del centro destra regionale, come il medico barricadiero, Matteo Rosso o la mammina grintosa, Raffaella Della Bianca o il posatissimo deputato Roberto Cassinelli, fido di Scajola pure esso o il suo scudiero dellāOpus Dei, il prode Pierluigi Vinai, per altro giĆ stoppato dal suo maestro che lo ha gelato dicendogli sul muso: āSei bravo, ma il candidato non lo sai fareā¦ā
Davanti a questa pioggia di candidati un poā a vanvera, salvo ovviamente madame Vincenzi e il senatore Musso, che ci hanno azzeccato i sondaggi? Quello sottilmente preparato dalla Digis per il Business Journal, diretto da Mario Bottaro, esperto giornalista di lungo corso, giĆ vicedirettore de āIl Secolo XIXā, ha sprangato per bene la Vincenzi, facendola soccombere con un 29,2 per cento davanti alla Pinotti premiata con il 35,4 e rilevandole solo un poā di vantaggio su Tullo al 9,7, Balzani al 6,7 e un poā meno forza davanti a Montaldo, accreditato di un 19 per cento. Ma ĆØ a destra che la partita della Digis sembra chiudere i giochi su Enrico Musso, trionfante con il 57 per cento, inavvicinabile per gli altri candidati. E schierando Sinistra contro Destra cosa svelano i sondaggisti della Digis? Che si parte con un confusissimo sprint nel quale la Vincenzi figura addirittura terza dopo la Pinotti e dopo Musso, con la maggioranza assoluta, ovviamente, agli indecisi, un bel 28 per cento.