13.13, Berlusconi: “Lo avevo detto che Fli si spaccava”. Ve lo dicevo che Fli si spaccava. Lo avrebbe detto il premier Silvio Berlusconi, a quanto si apprende, incontrando alcuni esponenti dell’esecutivo e del Pdl nella sala del governo e commentando con loro le defezioni di Futuro e Libertà.
13.12: Scilipoti salta la prima chiama. Domenico Scilipoti, ex Idv dato per passato al Pdl, non si è presentato alla prima chiama
13.11, Moffa: “Voto sfiducia, ma Bocchino si dimetta”. Silvano Moffa ha annunciato che voterà la sfiducia al governo, ma ha anche chiesto le dimissioni di Italo Bocchino da capogruppo Fli.
13.07: Razzi contro mozione sfiducia. L’ex deputato dell’Idv Antonio Razzi ha votato contro la mozione di sfiducia al governo. Dal Pd e dall’Idv partono ‘Buu’ e cori di ‘venduto’, mentre deputati del Pdl battono le mani.
13.04: Polidori incontra Berlusconi. Catia Polidori, deputata Fli, vota la fiducia al governo, in dissenso dunque dal gruppo finiano, e poi si reca nello studio di Montecitorio dove il premier, Silvio Berlusconi, sta seguendo le operazioni di voto.
13.03: Rissa in Aula tra Fli e Lega. La parlamentare finiana Katia Polidori vota contro la mozione di sfiducia al governo. Il Pdl ssi scatena in un applauso. Subito dopo scoppia un tafferuglio in Aula tra FAbio Granata e Giorgio Conte. I commessi stanno bloccando i deputati che cercavano di venire alle mani. Il deputato Antonio Bonfiglio prova ad attaccare Gianni Fava ma e’ bloccato da Guido Crosetto e dai commessi. Fava grida a Fini: ”Tutto grazie a te”.
12.57, Polidori vota contro la sfiducia. Aveva annunciato l’assenza, ma la ‘colomba’ di Fli Polidori ha votato no alla sfiducia spingendo il governo Berlusconi verso la conferma
12.50, pessimismo in Fli: “Perdiamo di un voto”. “La Polidori già ci ha detto che non viene a votare e, a questo punto, ci chiediamo anche cosa farà Silvano Moffa”. I finiani si aggirano in Transatlantico cercando di ragionare sui numeri riguardo alla fiducia al governo. “Alla fine – prevede per esempio Nino Lo Presti – saremo sotto per un voto. Se è così meglio andare a votare, per lo meno si fa chiarezza”, spiega l’esponente di Fli.
12.44: Moffa ha saltato la prima chiama. Silvano Moffa, la colomba di Fli che ha tentato fino all’ultimo una mediazione con il Pdl, ha saltato la prima chiama.
12.41: Guzzanti ha votato sì alla sfiducia. Il deputato del Pli Paolo Guzzanti ha votato la sfiducia al governo Berlusconi.
12.38: Si rafforza ipotesi pareggio. Si profila un possibile ‘pareggio’ a 313 nel voto in corso in Aula alla Camera sulle sfiducia al governo. Il fronte della maggioranza da 309 passerebbe a 313 con i voti di Siliquini e Catone di Fli e quelli di Scilipoti e Calearo – oltre che di Cesario – del gruppo di responsabilità. Stessa quota per il fronte della sfiducia se, come pare, sarà assente Gaglione di Noisud.
12.37: Berlusconi stringe la mano a Bocchino. Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, non appena iniziata la prima chiama del voto sulle mozioni di sfiducia al governo in aula alla Camera, si è alzato dai banchi dell’esecutivo e si è diretto al banco del finiano Giuseppe Consolo, uno delle cosiddette colombe del gruppo Fli che fino a ieri ha tentato la mediazione con il pdl. I due si sono intrattenuti in un colloquio che è sembrato alquanto concitato, poi Berlusconi è salito qualche gradino più su e ha stretto la mano al presidente del gruppo fli Italo Bocchino. Quindi è uscito dal retro dell’aula.
12.36: non risponde alla prima chiama deputato pro-fiducia. L’ex deputato del Pd ora nel gruppo parlamentare “Noi sud” Antonio Gaglione non ha risposto alla prima chiama. Alcuni deputati del Pdl si stanno chiedendo ad alta voce che fine abbia fatto il parlamentare che avrebbe annunciato di votare la fiducia al governo.
12.32: ancora assente in Aula Moffa. Potrebbero risultare decisivi nel voto sulle mozioni di sfiducia al governo i voti di Silvano Moffa e Catia Polidori. In Fli è in corso un disperato tentativo di convincere i due deputati a votare la sfiducia, cosa che consentirebbe a chi è contro il governo di raggiungere almeno quota 313. Moffa non è per ora presente in aula.
11.29, Bossi: “Ok fiducia, abbiamo il voto che mancava”. “Passiamo, passiamo. Abbiamo il voto che ci mancava”. Lo afferma il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, conversando con i cronisti a Montecitorio.
12.27, Bossi: “Andare al voto, ma Berlusconi tentenna”. “Berlusconi tentenna. Come la sinistra…”. Così Umberto Bossi spiega l’atteggiamento del Cavaliere sull’ipotesi di elezioni anticipate. Per Bossi invece “Fini è finito” e quindi “se andiamo ad elezioni non conterà più”.
12.26, Bersani abbraccia Fedi e Mogherini Marco Fedi e Federica Mogherini sfilano tra i primi davanti al banco della presidenza della Camera per votare la sfiducia al governo Berlusconi e il segretario Pd Pierluigi Bersani li aspetta a pochi passi e li abbraccia. Fedi, malato, è giunto apposta dal’Australia dove sta seguendo un ciclo di cure, mentre la Mogherini termina oggi il tempo previsto dai medici per la sua seconda gravidanza. I due hanno votato tra gli applausi delle opposizioni, come anche Giulia Bongiorno e Giulia Cosenza, giunte alla Camera nonostante la gravidanza a rischio.
12.23, Voto sul filo: alla Camera spunta ipotesi pareggio. Voto sul filo del rasoio a Montecitorio. Sulla carta i favorevoli alla sfiducia la governo, dopo le dichiarazioni di voto, potrebbero essere 313 così come i favorevoli alla maggioranza di governo. In caso di pareggio però la sfiducia non passerebbe.
12.22, Udc: “Lega non esulti, al Senato solo 4 voci di scarto”. “Non capisco proprio cosa la Lega abbia da esultare per il voto di oggi al Senato, visto che il governo ha ottenuto una maggioranza risicata, guadagnando la fiducia con soli 4 voti di scarto”. Lo ha dichiarato il senatore Gianpiero D’Alia, presidente del gruppo Udc.
12.19: voto alla Camera inizia da deputate incinte. A Montecitorio sono iniziate le operazioni di voto con chiamata nominale. Si è partiti dalle parlamentari presenti in aula malgrado gravidanza o malattia.
12.17, Bossi: “Unica igiene è il voto”. “L’unica igiene è il voto”. E’ questo il convincimento del leader della Lega, Umbero Bossi. Lo ha detto conversando con i giornalisti alla Camera. Gli fa eco il ministro dell’interno, Roberto Maroni che sottolinea: “Noi siamo sempre pronti”.
12.16: Siliquini (Fli) non vota la sfiducia. La deputata finiana Maria Grazia Siliquini ha dichiarato in Aula che non voterà la sfiducia al governo. “Non è cambiato nulla – ha detto – non voto la sfiducia”.
12.14: Guzzanti vota la sfiducia. Paolo Guzzanti, uno dei deputati dati per “indecisi” fino alla fine, ha dichiarato di non poter che votare la sfiducia al governo. Un voto in meno, quindi, per Berlusconi, che fa sempre più configurare la possibilità di un pareggio alla Camera tra sostenitori e oppositori al governo.
12.10, Scilipoti: “Nostro voto doloroso ma rivoluzionario”. “Noi del movimento di responsabilità nazionale e consegniamo alla storia una scelta dolorosa e traumatica ma rivoluzionaria, giusta e significativa”. Lo ha detto nell’Aula della Camera Domenico Scilipoti parlando a titolo personale sulla sfiducia al governo.