11.45, Bersani: “Voteremo sfiducia con convinzione”. “Voteremo questa sfiducia con convinzione, con compattezza”. A preannunciarlo è stato Pier Luigi Bersani intervenendo in aula Camera.
11.40: Lega ribadisce no alla sfiducia. La Lega Nord conferma l’appoggio al governo. Lo ha detto in aula a Montecitorio il capogruppo del Carroccio, Marco Reguzzoni, che ha suscitato l’applauso annunciando il voto di fiducia ottenuto dal governo al Senato. Duro il giudizio di Reguzzoni sul comportamento “senza coerenza e senso di responsabilità” del Fli che si appresta a votare “con la sinistra e Di Pietro”.
11.39, Bossi: “La fiducia la prendiamo”. “La fiducia la pigliamo, qualcuno deve vincere”. Umberto Bossi, arrivando a Montecitorio, ribadisce il suo ottimismo per l’esito del voto di fiducia al governo e sul dopo non si sbilancia: “Dopo vediamo”.
11.38, Bocchino: “Il ribaltone lo sta facendo Berlusconi”. “Il ribaltone, caro presidente, lo sta facendo lei oggi, qui”. Italo Bocchino, capogruppo di Fli alla Camera, nella sua dichiarazione di voto lancia una dura accusa a Silvio Berlusconi, colpevole, a suo dire, “di usare i voti dell’opposizione per cacciare brutalmente coloro che sono stati eletti in questo governo”.
11.35, Bocchino a Berlusconi: “Io non ho mai tradito, si guardi intorno”. “Lei, presidente, ci ha accusato più volte di essere dei traditori, ma noi respingiamo l’accusa al mittente. Il mio leader è sempre stato ed è oggi, da quando sono entrato in politica, Gianfranco Fini”. Parla, in aula alla Camera, il capogruppo di Fli, Italo Bocchino. “Se ha bisogno di guardare in faccia qualche traditore – dice ancora Bocchino rivolgendosi al presidente del Consiglio – si guardi intorno”
11.32, da Casini appello al premier: “Basta corsa verso ignoto”. Un ultimo, estremo, appello a Silvio Berlusconi a impedire la conta è arrivato in Aula alla Camera da Pier Ferdinando Casini. “Mi auguro che voglia fermare in zona Cesarini la dissennata corsa verso l’ignoto o, meglio, il noto: le elezioni”, ha detto il leader dell’Udc nelle dichiarazioni di voto sulle mozioni di sfiducia.
11.31: al Senato quattro voti di fiducia non previsti. Hanno votato a favore del governo i senatori dell’Union Valdotain, Antonio Fosson, Riccardo Villari del Gruppo Misto, Salvatore Cuffaro dell’Udc, e Sebastiano Burgaretta dell’Mpa.
11.28: Bongiorno entra in aula in sedia a rotelle. Giulia Bongiorno è arrivata a Montecitorio e ha fatto il suo ingresso in aula in sedia a rotelle. Fino all’ultimo la presenza della deputata del Fli alla Camera oggi era data in forse a causa della sua gravidanza. Bongiorno si è sistemata accanto a Gianfranco Paglia.
11.21: Cosenza arriva alla Camera con ambulanza. L’avvocato Giulia Bongiorno in automobile, Giulia Cosenza in ambulanza, ma le parlamentari di Fli sono entrate ora a Montecitorio per dare il proprio voto alla mozione di sfiducia al Governo. Giulia Bongiorno è stata fatta sedere in una sedia a rotelle per entrare poi nell’Aula della Camera.
11.21: Applausi per l’arrivo di Federica Mogherini in Aula. La parlamentare del Pd Federica Mogherini entra nell’Aula di Montecitorio e tutti i deputati del Pd scattano in un applauso caloroso. Lei prende posto accanto al responsabile Giustizia del Partito Andrea Orlando ringraziando i colleghi dell’accoglienza.
11.19: Casini si rifiuta di parlare senza Berlusconi. “Io non offendo nessuno. Ma non parlo se non è presente il presidente del Consiglio”. Il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, non ha voluto prendere la parola per le dichiarazioni di voto alla Camera, quando era giunto il suo turno. Berlusconi era infatto uscito dall’Aula alcuni minuti prima, mentre era in corso l’intervento di Antonio Di Pietro.
11.18: La Malfa: “Ho parlato con premier, ma voto sfiducia”. “Voto la sfiducia, ho firmato la mozione, non cambio idea”. Lo dice Giorgio La Malfa interpellato alla Camera dopo il colloquio avuto con Silvio Berlusconi.
11.13: Mpa ha votato diviso al Senato Mpa si è spaccato al Senato sul voto di fiducia al Governo Berlusconi IV. Giovanni Pistorio e Vincenzo Oliva hanno votato la sfiducia; Sebastiano Burgaretta ha votato la fiducia.
11.09: Il Senato vota la fiducia al governo. Il governo ottiene la fiducia al Senato con 162 si, 135 no, 11 astenuti.
11.05. Parla Di Pietro, Berlusconi lascia l’Aula. Il leader dell’Idv Antonio Di Pietro dice a Berlusconi, nel suo intervento nell’Aula di Montecitorio, che “l’impero di cartapesta” del premier è giunto al capolinea. Berlusconi per un po’ resiste, dopo di che si alza e tra gli applausi del Pdl abbandona i banchi del governo. Ora stanno uscendo dall’emiciclo tutti i deputati del Pdl.
10.57. Tentativo in extremis del capogruppo del Pd, Dario Franceschini, di convincere Bruno Cesario e Domenico Scilipoti a votare la mozione di sfiducia. Durante le dichiarazioni di voto Franceschini si è alzato dal suo posto per raggiungere i banchi dove siedono Bruno Cesario e Domenico Scilipoti, ora componenti del “movimento di responsabilità nazionale”. Il colloquio è durato oltre 10 minuti.
10.55: Liberaldemocratici alla Camera annunciano la sfiducia. La deputata dei liberaldemocratici Daniela Melchiorre ha annunciato in aula alla camera il suo voto favorevole alla mozione di sfiducia e quello del suo collega Italo Tanoni.
10.53, Guzzanti si dimette dal Pli, verso voto per il governo. “Ho già deciso come voterò ma lo dirò solo in Aula”. Paolo Guzzanti giunge alla Camera e viene accerchiato dai giornalisti, poi ha un breve colloquio con il presidente del Consiglio che sta entrando in aula per sentire le dichiarazioni di voto in vista del voto sulla mozione di sfiducia al governo. “Abbiamo parlato di Putin” spiega Guzzanti. E poco prima aveva annunciato di non aver gradito il modo in cui il Pli gli ha comunicato che la decisione del partito era di votare contro la fiducia al governo: “ho anticipato al segretario del Pli la mia intenzione di dimettermi dal partito”.