ROMA – La Lega Nord ribadisce: “no alla cittadinanza facile per gli stranieri”. Il Carroccio si scaglia contro le ipotesi avanzate di cambiamento delle leggi sulla cittadinanza. “Dall’inizio della legislatura il Pd e il Terzo Polo hanno tentato di introdurre la cittadinanza facile per gli immigrati e la Lega Nord lo ha impedito. Non ci si nasconda ora dietro il paravento di un governo tecnico per riprovarci: se così fosse, sappiano fin da ora che noi faremo le barricate” Così si è espresso Alessandro Montagnoli, vicepresidente vicario dei deputati della Lega Nord, a proposito degli interventi di oggi alla Camera di Dario Franceschini e Pierluigi Bersani sul diritto di cittadinanza in base allo” ius soli”.
Dissenso e dissapori anche dal capogruppo al Senato Federico Bricolo che ha detto: “E’ vergognoso che la sinistra, in questo momento di grave crisi economica pensi a dare la cittadinanza facile e il voto agli extracomunitari invece di occuparsi dei problemi dei nostri giovani disoccupati, di chi rischia il posto di lavoro e di chi vive con la pensione minima.La sinistra non cambia mai, ma oggi il problema è che partecipa anche alla maggioranza di governo”. E’ su questi e altri temi che la Lega ha ribadito la propria volontà di andare all’opposizione.
“Non voteremo la fiducia al governo Monti. Faremo un’opposizione seria, attenta, responsabile, decisa a difendere gli interessi della nostra terra, del Nord e della Padania”. Ha continuato l’esponente leghista: “L’Italia in Europa non conta nulla. Le decisioni le prendono Merkel, Sarkozy e i banchieri”. Quindi, rivolgendosi al premier, Bricolo ha chiesto: “I banchieri che lei ha nominato ministri faranno gli interessi delle loro banche o dei cittadini?”. Quei cittadini italiani che, secondo una logica leghista, devono conservare la propria identità. “Non insistere con l’inserire nel dibattito politico il tema dello “ius soli” non giova a nessuno” dichiara in soccorso della Lega il capogruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.
Il senatore del Carroccio ha attaccato Monti per aver creato il ministero della coesione territoriale che, a suo dire, rappresenta l’antifederalismo e quello della cooperazione e dell’integrazione che “dà priorità agli immigrati” in una congiuntura economica com quella che sta attraversando l’Europa. Secondo la Lega Nord bisognerebbe puntare, piuttosto “su pensionati, anziani, giovani precari che non arrivano a fine mese”.
Per un partito come la Lega “la democrazia è vicinanza al territorio, rappresentanza dei cittadini, rispetto della volontà popolare”. Parola del deputato Marco Reguzzoni che ci tiene a precisare: “Il nostro gruppo di deputati da sempre presente in aula e nelle commissioni, non ha mai operato nessun cambiamento di casacca. Abbiamo fermato l’immigrazione clandestina, mi dispiace di aver sentito al primo punto il diritto di cittadinanza agli immigrati”. Come previsto dunque la Lega non concorda con il programma presenato dal premier Mario Monti.
Il Carroccio che ha già dichiarato di essere all’opposizione ha attaccato Monti con tanto di retorica antieuropeista. “L’Europa ha consentito alla Cina di invaderci con prodotti di scarsa qualità … L’ Europa dovrebbe dare regole contro l’invasione dei prodotti cinesi…Europa dei popoli e non dei banchieri… se non ripartono i consumi l’economia non gira…. federalismo, solo con questa riforma possiamo salvarci…il federalismo è l’unica cosa che può salvare il Paese.. ho apprezzato la sua replica sul federalismo fiscale, attendiamo i fatti”. “Faremo opposizione responsabile e intelligente” promettono. Ma non votano la fiducia.