Non sta andando per il verso giusto (per usare un eufemismo) la campagna elettorale di Rocco Palese, candidato del Pdl in Puglia alle prossime Regionali. Dopo la firma del contratto in inglese, lingua per Palese ostica, che si è poi rivelato un boomerang per i conti della Regione Puglia, il candidato del Pdl ha deciso di dare un taglio calcistico alla sua campagna.
Palese, tifoso dell’Inter, e sopratutto nativo di Acquarica del Capo in provincia di Lecce, ha infatti incontrato gli ultras del Bari.E’ andato proprio nella sede degli Ucn, ricevuto da uno dei capi storici della curva barese, Alberto Savarese detto “Il Parigino”.
Una parte dei tifosi biancorossi lo ha definito un incontro “storico”, un’altra parte ha storto un po’ il naso, mentre i leccesi “uniti” su Facebook e sui forum hanno accolto con una serie di insulti la “mossa” elettorale del candidato Pdl.
Proteste e commenti contro Palese sono arrivati non solo per il semplice fatto di averlo visto nella sede degli ultras del Bari, ma anche per il suo atteggiamento e per le parole rilasciate ad alcuni tifosi. Dopo il momento gastronomico e folkloristico con tanto di focaccia barese, birra Peroni alla mano e sciarpa biancorossa al collo, Palese si è concentrato sulla sua analisi da tifoso e amante di calcio.
Intanto una spiegazione sul perché un tifoso dell’Inter abbia deciso di incontrare gli ultras del Bari: «Noi abbiamo un’attenzione sentimentale e il sentimento del tifo neroazzurro non si può modificare – ha spiegato Palese – Poi abbiamo un tifo territoriale che non può che essere per tutte le squadre pugliesi e per il Bari che rappresenta la Puglia nel massimo campionato. Io da 26 anni ho sempre avuto questo rapporto con i baresi, da medico prima, da amico e da amministratore della Regione poi».
A questo punto Palese deve forse aver capito di aver detto o fatto qualcosa che potrebbe non andar giù ai tifosi giallorossi, suoi possibili elettori, e quindi ha cercato di cavarsela dicendo: «Il mio sogno è quello di vedere un derby pugliese in serie A già dal prossimo anno e con il Bari impegnato anche sul fronte delle coppe europee».
I tifosi del Lecce (e chissà quelli del Taranto, del Foggia o del Brindisi) non l’hanno presa per niente bene, rivivendo il “tradimento” di Antonio Conte, leccese che ha allenato il Bari facendogli vincere un derby al Via del Mare e poi portandolo in serie A.
Ma d’altronde vedere un candidato alla Regione con la sciarpa della squadra rivale non dev’essere proprio la giusta spinta a far poi mettere la croce sul suo nome. Non si è mai visto Berlusconi in piena campagna elettorale indossare la sciarpa dell’Inter, per non parlare della Polverini che in questo momento tutto sta pensando tranne che indossare la sciarpa della Roma o quella della Lazio.
