Un giornale, una fondazione, un laboratorio politico; e un manipolo di deputati e senatori fedeli alla linea del capo. Sono queste le ”truppe” di Gianfranco Fini, schierate a sostegno della linea politica che il presidente della Camera ha via via elaborato, distinguendosi e allontanandosi sempre piu’ da Silvio Berlusconi. La galassia dei finiani comprende in primo luogo i parlamentari piu’ vicini al numero uno di Montecitorio.
Sulla carta dovrebbero essere 33 alla Camera e 14 al Senato, ma la reale consistenza del gruppo si conoscera’ solo al momento del distacco. Italo Bocchino, attuale vice capogruppo del Pdl alla Camera (prima era anche il vicario di Fabrizio Cicchitto), e’ il braccio destro di Fini alla Camera. Insieme al vicepresidente dell’Antimafia Fabio Granata, al sottosegretario Andrea Augello e al deputato Carmelo Briguglio, Bocchino ha spinto la polemica contro Berlusconi fino alle estreme conseguenze.
Una posizione cruciale e’ quella di Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia, che ha il compito di frenare gli impeti di Niccolo’ Ghedini e degli altri parlamentari-avvocati del premier. Al Senato, la pattuglia finiana e’ guidata da Pasquale Viespoli. Altri finiani doc sono il ministro per le politiche comunitarie Andrea Ronchi, unico fedelissimo del presidente della Camera nel consiglio dei ministri, il vice ministro Adolfo Urso, il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio Silvano Moffa, gia’ presidente della provincia di Roma e Domenico Menia, gli ultimi due su posizioni piu’ moderate rispetto a Bocchino e Granata. Ci sono poi i teorici del Fini-pensiero, raccolti intorno al think tank ”Farefuturo”.
Alessandro Campi e’ l’intellettuale che ha disegnato su Fini l’abito della nuova destra italiana alternativa al berlusconismo. Il direttore del webmagazine della fondazione, Filippo Rossi, ha il compio di lanciare online le sfide a tutto campo dei finiani: dal doppio turno ai cantautori, senza dimenticare l’affondo contro le veline compiuto dalla giovane ricercatrice Sofia Ventura. Se ”Farefuturo’ alimenta il dibattito sulla rete, il ”Secolo d’Italia” porta ogni giorno in edicola le posizioni di Fini. Lo dirige Flavia Perina, deputata del Pdl con una lunga militanza alle spalle nella destra post-missina .
Ultimo nato nella galassia ”F”, il laboratorio politico di Generazione Italia, associazione lanciata da Fini in alternativa ai Promotori della Liberta’ voluti da Berlusconi. Vicina a Fini anche la ”Fondazione Alleanza nazionale”, presieduta da Donato La Morte: la fondazione, oltre a conservare l’archivio di An, ha anche la gestione del patrimonio immobiliare del vecchio partito.