TORINO – Alle comunali di Torino mancano circa tre mesi, ma in mezzo ci sono le primarie fissate per il 27 febbraio. Se Pietro Fassino, secondo il sondaggio del suo Comitato, è dato per vincente come sindaco sul centrodestra, resta incerta la sfida interna al Pd. Non è detto che il partito lo voti.
Il centrosinistra, secondo un sondaggio effettuato da Contacta in esclusiva per Il Sole 24 Ore, Fassino è dato in vantaggio di 15 punti e il senatore Enzo Ghigo sarebbe destinato a perdere, si votasse adesso, per 57 a 43.
Da cosa dipende allora? Alle primarie la partita è aperta. Per vincere all’ultimo voto potrebbero bastare 15 mila preferenze, un risultato che sarebbe alla portata dell’ex leader ma anche di Davide Gariglio, ex presidente del Consiglio regionale e anche Gianguido Passoni assessore al Bilancio nell’attuale giunta Chiamparino.
Per Fassino ci sono i pensionati Cgil, mentre avrebbe perso la Fiom, pendente verso Michele Curto, possibile outsider insieme a Silvio Viale , scrive Marco Ferrando sul Sole 24 ore “altro elemento da non sottovalutare, la mobilitazione del centrodestra: pur di evitare la vittoria di Fassino, non pochi sembrano disposti a mettersi in coda ai gazebo. .. Il “giovane” Gariglio invece si è affidato ai consigli di alcuni over50 di lustro, tra i quali spicca l’ex sindacalista cislino Bruno Manghi”.