ROMA – In Sicilia, dove domenica si vota per le elezioni regionali, ci sono almeno 32 candidati indagati o condannati. Politici, regolarmente ricandidati, che però hanno qualche problema con la giustizia. Si va da Franco Mineo del Grande sud, indagato per presunta intestazione fittizia di beni a un boss a Giuseppe Arena dell’Mpa, condannato per falso in bilancio, a Giuseppe Drago, ex sottosegretario alla Difesa condannato per peculato, Mario Bonomo di Fli, indagato per concussione, Riccardo Minardo dell’Mpa, indagato per truffa all’Ue. E così via a scorrere per 32 nomi.
Come scrive Emanuele Lauria su Repubblica il Grande Sud di Gianfranco Micciché, ad esempio, ha ricandidato a Palermo Franco Mineo, attualmente sotto processo perché accusato di essere un prestanome di un esponente dei Galatolo, famiglia mafiosa dell’Acquasanta. Nelle liste dell’Mpa di Raffaele Lombardo ci riprova Riccardo Minardo, rinviato a giudizio per truffa all’Unione europea, e fa altrettanto Fabio Mancuso, inquisito per reati finanziari. Nell’estate del 2011 era finito in carcere per quindici giorni anche l’ex autonomista Cateno De Luca. Provvedimento ingiusto, per la Cassazione, ma sul capo di De Luca rimane un’inchiesta per abuso d’ufficio, tentata concussione e falso che non gli ha impedito di ricandidarsi. Addirittura per la presidenza della Regione.
Volto più noto è quello di Giuseppe Drago: Ex sottosegretario di Berlusconi, nel 2010 ha dovuto rinunciare allo scranno da deputato dopo la sentenza della Cassazione che ha reso definitiva la condanna a tre anni per peculato: quand’era presidente della Regione, dicono i giudici, Drago ha utilizzato in modo improprio 123 mila euro di fondi riservati. Ora, finita l’interdizione dai pubblici uffici, Drago ha trovato un posto in lista nel Pid-Cantiere popolare di Saverio Romano. E in corsa c’è di nuovo l’immortale Giuseppe Buzzanca (Pdl) già sindaco di Messina, consigliere regionale, poi entrambe le cose. Malgrado quella vecchia condanna per peculato d’uso – passata in giudicato – che gli deriva da un viaggio in auto blu con la moglie sino in Puglia per partecipare a una crociera.