Non fare riforme sulla base di ยซimpostazioni contingentiยป e non farle ยซa colpi di maggioranzaยป. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano รจ a Bari, nel teatro Petruzzelli, dove venerdรฌ mattina partecipa alla cerimonia di inaugurazione dellโanno accademico e alla intestazione dellโateneo barese ad Aldo Moro. E da lรฌ manda la sua raccomandazione al governo e alla maggioranza.
A poche ore di distanza gli risponde il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri: ยซil Pdl vuole il confronto e si augura la condivisione delle scelte tra le parti per le riforme della Costituzione. Ma sul presidenzialismo, sul federalismo, sulla riduzione del numero dei parlamentari e la riforma della giustizia abbiamo ricevuto un mandato dagli elettoriยป. Quindi condivisione sรฌ ยซma le riforme andranno fatte in ogni casoยป.
Eppure il Capo dello Stato era stato preciso. ยซFaccio appello โ aveva detto โ alla consapevolezza, che non dovrebbe ormai mancare tra le forze politiche e sociali, della assoluta necessitร di lavorare e di riformare, anche per lโUniversitร , in unโottica di lungo periodo e non sulla base di impostazioni contingenti, asfittiche, di corto respiro, cui corrispondano conflittualitร deleterieยป.
Il Capo dello Stato aveva quindi ricordato la figura del leader Dc Aldo Moro per auspicare riforme condivise, lungimiranti, che non portino a nuove conflittualitร . Lo fa rievocando ยซla splendida stagione per il nostro paeseยป che fu lโassemblea Costituente. Tempi in cui ยซuna generazione giovane, ricca di interessi culturali e di idealitร , faceva irruzione nella politica, prendeva posto nel Parlamento che rinasceva per stendere la Carta dei principi e delle regole della Repubblica italianaยป.
Napolitano aveva poi mandato un pensiero al ยซquartetto dei professorini democristiani di forte impronta cattolica e di moderna cultura giuridicaยป che 50 e piรน anni fa scrivevano una pagina nella storia nazionale. Erano anni in cui Moro, insieme a Fanfani, La Pira, e Dossetti pensavano le regole che sarebbero valse per molto tempo. Tra loro Moro scriveva e sanciva una ยซidea di fondoยป.
Questa: ยซi principi dominanti della nostra civiltร e gli indirizzi supremi della nostra futura legislazione vanno sanciti in norme costituzionali per sottrarle allโeffimero gioco di semplici maggioranze parlamentariยป.