Certo, di questi tempi, con tutto quello che succede nel mondo dei media e col rimescolamento di parti che c’è nella ripartizione della torta pubblicitaria, le preoccupazioni di Mediaset sono più che giustificate e legittime, perché Sky, che è una potenza mondiale, non può non fare paura a una azienda quasi esclusivamente italiana tranne l’appendice spagnola. Ma chiamare in soccorso l’inquilino di palazzo Chigi è una cosa che nessuna altra azienda italiana, per quanto in difficoltà anche gravi può fare, come la Fiat sa molto bene.
Alla base del quesito posto agli americani e al Consiglio di Stato italiano c’è la limitata disponibilità di frequenze analogiche terrestri che esclude dalla proprietà di network tv i paesi in cui non esistano condizioni di reciprocità e quindi i non americani in America e i non europei in Italia. Per la stessa ragione non esistono invece limiti alla proprietà di tv satellitari, perché, almeno in teoria, i canali satellitari sono illimitati.
In America, dove accanto ai network analogici prosperano le grandi reti via cavo, il problema non risulta essersi posto alla Fcc, l’autorità che regola nel bene e nel male la televisione in America, in relazione alle tv cavo, ma dal punto di vista italiano conta poco e dal punto di vista del nostro governo ancor meno. Infatti la “liberazione” della tv da ogni vincolo fatta dalla legge Gasparri è un valore assoluto ed è anche il presupposto della sopravvivenza delle trasmissioni terrestri di Retequattro e Raitre. Per questo ritengo che la mossa di volere estendere il requisito di reciprocità al digitale terrestre sia un clamoroso autogol.
Ricordiamo i precedenti nei loro passaggi chiave. La Corte costituzionale italiana aveva sempre escluso che un privato potesse possedere una stazione tv, a causa dello scarso numero di frequenze assegnate all’Italia, cosa che rendeva e rende l’attività di editore televisivo un mestiere per pochissimi, a prescindere dalle barriere all’ingresso di ordine finanziario, di mercato e professionale. Infatti, anche con tutto l’oro del mondo, mentre un giornale lo puoi sempre fare, una tv non potevi e ancora non puoi farla per mancanza della materia prima, le frequenze.
