”Tremonti, Fini e l’ex ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu stanno ponendo le fondamenta per la lotta alla successione nel post-Berlusconi”. Non sono ipotesi politiche di questi giorni, si tratta di un cablogrammna di oltre un anno fa, del 27 ottobre 2009, inviato dall’ambasciata degli Usa a Roma a Washington.
Sarebbero racconti fatti dal presidente della commissione Difesa del Senato Giampiero Cantoni all’ambasciatore David Thorne. Cantoni, tuttavia, ”sente che il governo, per il momento, e’ stabile”, si legge nel documento, classificato come confidetial/noforn, da non far vedere, cioe’, a diplomatici stranieri. Thorne aggiunge anche che, ”rispondendo ad una sua domanda diretta” sull’argomento, ”Gianni Letta ha detto che c’e’ una piccola, ma improbabile possibilita’ che il governo cada”.
L’ambasciatore, nel commento finale che chiude il cablogramma, scrive che ”e’ troppo presto per cominciare a speculare su un crollo politico di Berlusconi”, e il premier ”e’ ben noto per l’abilita’ di rialzarsi”. Comunque, scrive Thorne, ”alcuni dei luogotenenti di Berlusconi hanno apparentemente deciso che non e’ troppo presto per cominciare a mettere le fondamenta per ‘il dopo’, come gli Italiani chiamano l’era del potenziale post-Berlusconi”.