BANGKOK – Le autorità birmane hanno raggiunto un accordo preliminare di pace con i ribelli della minoranza Mon, nell'ultimo di una serie di cessate il fuoco firmati recentemente con diverse milizie etniche nell'ambito del processo di distensione lanciato dal presidente Thein Sein. Lo riporta oggi il quotidiano statale "New Light of Myanmar".
Secondo il quotidiano, una delegazione governativa e alcuni esponenti del "Nuovo partito dello stato Mon" hanno firmato una tregua con l'obiettivo di iniziare un dialogo politico e una collaborazione nei settori dell'istruzione e della sanità. In cambio di un cessate il fuoco da parte del suo braccio armato, che conta un migliaio di ribelli, il governo birmano ha promesso il rilascio dal carcere di alcuni membri del partito.
Negli ultimi mesi, il governo di Naypyidaw ha iniziato negoziati di pace con diversi gruppi etnici in guerra da decenni per richiedere una maggiore autonomia, portando a sviluppi incoraggianti in particolare con i ribelli delle minoranze Karen e Shan. Rimane però ancora aperto il conflitto con i Kachin nel nord.
Il processo di distensione in corso ha portato alla liberazione di centinaia di prigionieri politici, e vedrà la leader dell'opposizione Aung San Suu Kyi candidata in Parlamento per la prima volta in un voto suppletivo che si terrà il 1 aprile. Tali riforme hanno portato a un rinnovato dialogo con gli Stati Uniti e l'Unione Europea, contribuendo a formare un consenso sull'opportunità di rimuovere gradualmente le sanzioni applicate al Paese dagli anni Novanta.