
PECHINO, CINA ā Il caso di Chen Guangcheng, lā avvocato cieco cinese e difensore dei diritti umani fuggito dagli arresti domiciliari, sta diventando un problema diplomatico internazionale che secondo gli analisti non ha precedenti dalla sanguinosa repressione di Tiananmen nel 1989.
Non ci sono conferme ufficiali ma il dissidente Hu Jia, che ĆØ stato interrogato dalla polizia per 24 ore, ha nuovamente dichiarato che Chen si trova nellāambasciata americana a Pechino.
Negli Stati Uniti il presidente Barack Obama ha risposto a domande sulla Cina in una conferenza stampa: non ha voluto confermare la presenza del dissidente cinese allāinterno dellāambasciata, ma ha sottolineato che ārispettando i diritti umani la Cina puĆ² essere piĆ¹ forte e piĆ¹ prospera. E noi vogliamo una Cina piĆ¹ forte e piĆ¹ prosperaā.
Intanto a Pechino ĆØ arrivato il sottosegretario di Stato Kurt Campbell, per una missione talmente segreta che Washigton non ne ha neanche ammesso lā esistenza, anche dopo che ĆØ stato fotografato in un albergo di Pechino. La rete televisiva americana Cbs cita āfontiā secondo le quali āfunzionari americani e cinesi sono impegnati in trattative freneticheā per definire la sorte di Chen, salito alla ribalta nel 2005 per aver denunciato la pratica degli aborti e delle sterilizzazioni forzate nella provincia dello Shandong.
Secondo il New York Times, in gioco ci sono gli sforzi compiuti negli ultimi anni dallāamministrazione Obama per migliorare le relazioni con la Cina, sia sul fronte economico che su quello della sicurezza. āPer le relazioni bilaterali tra i due Paesi il caso Chen ĆØ il piĆ¹ grande test da diversi anni, probabilmente dallāepoca della repressione di piazza Tienanmen, sottolinea anche Christopher Johnson, esperto di Cina che ha lavorato come analista per la Cia.
La delegazione dellā Unione Europea a Pechino ha diffuso un comunicato nel quale esprime āpreoccupazioneā per la sorte dei familiari di Chen, due dei quali sono stati arrestati, e chiede alla Cina di esercitare āla massima moderazioneā. La Ue chiede inoltre che i dissidenti āsiano trattati secondo la legge e la Costituzione cinesiā. Navi Pillay, commissaria dellā Onu per i diritti umani, ha battuto sullo stesso tasto, affermando di temere rappresaglie contro la moglie del dissidente, Yuan Weijing, e la figlia di sei anni.
Pillay ha detto di essere āturbata dalle notizie secondo le quali altri membri della famiglia, tra cui il fratello Chen Guangfu e il nipote Chen Kegui, sono stati arrestatiā. Tutto questo avviene mentre Cina e Usa hanno confermato che il 3 e 4 maggio si svolgerĆ a Pechino la prevista sessione del ādialogo strategico ed economicoā tra le due potenze, con la presenza del segretario di Stato Hillary Clinton e del segretario al tesoro Timothy Geithner.
Nella riunione dovrebbero essere allā ordine del giorno i problemi commerciali tra i due Paesi e le grandi questioni internazionali come le crisi in Siria, lāIran e la Corea del Nord, ma ora sui colloqui ā cui sia Washington che Pechino attribuiscono grande importanza ā pesa la vicenda di Chen, sebbene pochi credono che il caso del dissidente possa pregiudicare il risultato degli incontri.
Nel caso diplomatico ĆØ intervenuto anche il probabile avversario repubblicano del presidente Obama nelle elezioni presidenziali del 6 novembre, Mitt Romney, il quale ha incalzato lāamministrazione, chiedendole di āprendere ogni misura necessaria per proteggere il dissidente Chen e la sua famigliaā.
Secondo Jerome Cohen, avvocato esperto di legge cinese e amico personale di Chen, āalla fine, a Chen e alla sua famiglia sarĆ permesso di andare allāesteroā, ma, con una accorta tattica negoziale, gli Usa potrebbero ottenere di piĆ¹ā. āChen ā sostiene Cohen ā chiede che venga fatto funzionare il meccanismo di controllo sullā operato delle autoritĆ che giĆ esiste, ma solo sulla carta, e vorrĆ assicurarsi che ci sia un risultato su questo terrenoā.
Bob Fu, presidente dellā organizzazione di esuli ChinaAid, che ha aiutato Chen a fuggire, sostiene di aver saputo che i massimi leader cinesi āhanno discusso a lungoā sulla risposta da dare alla sfida del dissidente cieco. Liu Weiguo, un avvocato democratico che difenderĆ Chen ĆØ stato fermato e interrogato dalla polizia dopo aver dichiarato che voleva recarsi a Dongshigu, dove vive la famiglia di Chen.
Lā avvocato ĆØ stato rilasciato dopo qualche ora e ha detto di stare ābeneā ma che ānon si sono fatti progressiā. Un amico di Chen sospettato di averne favorito la fuga, Guo Yushan, ĆØ stato rilasciato dopo essere stato fermato dalla polizia. Non si hanno invece notizie di He Peirong, lā attivista che ha ammesso di aver aiutato il dissidente cieco a fuggire, prelavata prelavata il 27 aprile dalla polizia nella sua abitazione di Nanchino.