Niente tassa Imu per gli immobili della Chiesa: non solo sugli immobili sede di culto e di proprietà della Santa Sede, ma anche ospedali e cliniche legate alla Chiesa, scuole private, alberghi del mondo cattolico e oratori. Lo prevede l’ultima versione del decreto del federalismo fiscale sul fisco comunale che mantiene anche per la nuova imposta comunale, che scatterà dal 2014, le stesse esenzioni già previste dall’Ici.
Nella precedente bozza di decreto l’esenzione per gli immobili ”non di culto” non era prevista e lo scorso ottobre Bruxelles aveva avviato una indagine su questo tipo di esenzioni applicate per ora sull’Ici.
Il decreto prevede infatti che tra le esenzioni ci siano anche quelle relative alla lettera ‘i’ del decreto legislativo 504 del 1992 relativa i soggetti ”destinati esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive”.
Altre esenzioni sono previste: per gli immobili destinati ad attività di culto, di tutte le confessioni; per alcuni fabbricati di proprieta’ della Santa Sede indicati dal trattato lateranense; e per tutti gli immobili dello Stato delle Regioni, delle Province, dei Comuni, delle Usl e delle camere di commercio. Non pagheranno l’Imu anche i fabbricati appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali, oltre che per i fabbricati dichiarati inagibili.