
PECHINO, CINA – Il dissidente cieco cinese Chen Guangcheng e la sua famiglia, moglie e due figli, hanno lasciato sabato Pechino e sono in viaggio diretti negli Stati Uniti. Lo ha confermato di Dipartimento di Stato di Washington. La conferma del Dipartimento di Stato, contenuta in un comunicato del portavoce Victoria Nuland, e’ arrivata subito dopo il comunicato dell’agenzia di stampa governativa Nuova Cina.
”Lo aspettiamo al suo arrivo negli Stati Uniti – e’ scritto nel comunicato – ed esprimiamo il nostro apprezzamento per il modo nel quale siamo stati in grado di risolvere questa questione e sostenere il desiderio di Chen di studiare negli Stati Uniti e conseguire i suoi obiettivi”.
Le due conferme sono arrivate dopo che l’aereo ha lasciato lo spazio aereo cinese. L’attivista cieco e’ partito da Pechino alla volta di New York (aeroporto di Newark) a bordo del volo della United Airlines 88. Vi arriverà dopo 12 ore di volo. L’aereo sarebbe dovuto partire alle 15.45 ora locale, ritardato poi alle 17 per prendere il volo alle 18.00.
Il New York Times nella sua edizione on line, aveva riferito di avere prove della partenza di Chen che si sarebbe trovato sull’aereo accompagnato da una guardia del corpo. Su Twitter si e’ anche diffusa la notizia secondo la quale alcuni giornalisti di testate straniere avevano ricevuto la conferma che i bagagli dell’attivista avevano ricevuto il check in per il volo verso Newark. L’aereo che sta portando Chen Guangcheng, sua moglie e i due figli piccoli a New York, dovrebbe atterrare poco dopo le 18 ora di New York (pochi minuti dopo la mezzanotte di oggi in Italia), dopo 12 ore di volo.
La partenza di Chen e della sua famiglia pone fine ad un mese di incertezze e ad anni di maltrattamenti del dissidente da parte delle guardie che lo sorvegliavano durante i suoi arresti domiciliari in un villaggio della provincia di Shandong, a circa 5 ore di macchina da Pechino. Chen è riuscito ad eludere la sorveglianza delle guardie, non è ancora chiaro come, ed a raggiungere la capitale, dove si è rifugiato nell’ambasciata americana. Successivamente è stato ricoverato in un ospedale cinese essendosi rotto un piede durane la fuga.
Tutto questo avveniva mentre si trovava a Pechino il segretario di stato americano Hillary Clinton per previsti colloqui globali con i dirigenti cinesi. Dopo giorni di colloqui tra diplomatici americani e cinesi, è stato finalmente raggiunto un accordo perchè Chen potesse lasciare la Cina ed andare a studiare in una università americana.