I partiti estremisti sono stati messi in un angolo all’Europarlamento. Il debutto della estrema destra in Europa non è stato dei migliori. Il giorno in cui è stato eletto il nuovo presidente, i vari esponenti non hanno avuto la possibilità di parlare o commentare. Avranno la possibilità di farlo presto, anche se la loro influenza nell’assemblea è praticamente minima.
C’era stata molta attenzione alla loro ascesa durante le ultime elezioni europee. Un successo che, secondo l’International Herald Tribune, riflette un disamore per la politica in generale e soprattuto verso i partiti tradizionali. Sicuramente la nuova composizione dell’Europarlamento evidenzia uno spostamento verso destra dopo l’insuccesso a livello europeo del centro-sinistra di ingaggiare un vera battaglia con la maggior parte dei governi di centro-destra.
Intanto Jerzy Buzek torna sul tema dell’euroscetticismo il cui peso dipenderà anche dai 28 eurodeputati che non sono iscritti a nessun gruppo. Molti di questi appartengono a gruppi di estrema destra, come il Partito Nazionale Britannico. «Se c’è una larga rappresentazione di “euroscettici” nel Parlamento – ha detto Buzek – questo significa che il nostro messaggio ai cittadini europei non è chiaro abbastanza».