Le buone notizie Obama le riceve solo dalla Cina, il grande rivale “rosso” che al momento si sta rivelando paradossalmente il partner più affidabile per gli Usa: con la decisione di rafforzare la sua moneta lo yuan/renmimbi, ha tolto dal tavolo del G20 una delle questioni più spinose. A questo però dovrebbe fare seguito un aumento dei consumi da parte dei cinesi, che insieme ai tedeschi guidano la truppa dei “popoli formica”, contrapposta ai “popoli cicala” come gli americani.
La Merkel ha risposto picche, finora, alle richieste Usa. Per lei come per la maggioranza dei tedeschi risparmiare è una virtù, una questione di etica, dove il debito è visto come un vizio.
Al G8-G20 sarà presente anche Silvio Berlusconi, in fuga dalle beghe giudiziarie sue e dei suoi collaboratori, dalle faide interne alla maggioranza e dall’Italia perdente di Marcello Lippi. Quale sarà la “visione” che il premier italiano proporrà ai suoi colleghi? La sua storia personale e la sua attenzione al consenso del sondatissimo elettorato lo porterebbe e lo ha portato (e forse lo porterà ) a sostenere politiche di spesa, per finanziare crescita e voti. Ma su una linea più “europea” lo porta la finanziaria di tagli che il suo ministro dell’Economia Tremonti sta cercando faticosamente di far approvare, tra i malumori dell’opposizione, degli enti locali ma soprattutto degli alleati, Lega in testa.
Probabile quindi che Berlusconi dia un colpo al cerchio e uno alla botte, per non scontentare i “cugini” europei e non mettersi contro lo “zio” americano, a costo di non mettere un “tocco” italiano nella ricetta per la crisi. E magari, rifacendosi nel momento in cui saranno scattate le foto di rito. Scommettere sul fatto che riuscirà a farsi ritrarre sorridente fra Obama e la Merkel è come puntare su qualcosa di scontato, tipo la Slovacchia che elimina l’Italia dai Mondiali.
