Israele ha alleviato l’embargo dei prodotti il cui ingresso รจ vietato nella striscia di Gaza, permettendo dalla prossima settimana l’accesso, secondo informazioni parziali, di bibite, marmellate, succhi di frutta, cibi in scatola, sapone da barba e patatine fritte. Lo hanno riferito fonti palestinesi a Gaza.
Fonti governative israeliane hanno dichiarato che la lista di prodotti permessi รจ andata continuamente aumentando in quantitร e varietร nell’arco degli scorsi sei mesi. Le agevolazioni non sarebbero legate alle pressioni internazionali su Israele perchรฉ cessi l’isolamento di Gaza, accentuatesi dopo l’assalto della marina militare a una nave di attivisti filopalestinesi che volevano rompere l’assedio della Striscia.
Ma Hamas – che esercita il potere di fatto nella Striscia – ha affermato che ciรฒ di cui i palestinesi hanno soprattutto bisogno sono il ferro e il cemento, necessari per ricostruire le case distrutte durante l’operazione Piombo Fuso, la guerra lanciata da Israele contro Hamas a fine dicembre 2008. Israele vieta perรฒ l’accesso di ferro e cemento nella Striscia perchรฉ teme che possano essere utilizzati da Hamas per costruire piuttosto bunker e fortificazioni militari. Giustifica inoltre l’isolamento di Gaza con la necessitร di impedire l’afflusso di armi a Hamas.
Raad Fattuh, responsabile dei valichi di confine a Gaza, ha sottolineato che l’ampliamento della lista dei prodotti permessi non puรฒ essere considerato un’alleviamento dell’embargo.
Il ministro dell’economia e commercio nel governo di fatto di Hamas, Ziyad al-Zaza, ha fatto notare che a Gaza giร ci sono stabilimenti per la produzione di bibite e di patatine fritte che soddisfano la domanda locale.
