Una commissione d’inchiesta indipendente sul ruolo svolto dalla Gran Bretagna nella guerra all’Iraq ha cominciato giovedi i suoi lavori, e il suo presidente John Chilcot ha dichiarato che tra gli altri chiamerà l’ex-primo ministro laburista Tony Blair a fornire la sua testimonianza, a quanto riferisce il Guardian. Chilcot ha detto che sarà richiesta anche la testimonianza dell’attuale premier Gordon Brown.
«L’inchiesta non è un tribunale e nessuno è sotto processo, ma voglio chiarire che se veranno trovate irregolarità la commissione non esiterà ad esternare le sue critiche». L’inchiesta è stata annunciata il mese scorso da Brown, che ha mantenuto la promessa di esaminare la condotta della guerra una volta che tutte le truppe britanniche fossero fossero state ritirate dall’Iraq.
L’inchiesta, rilevano gli osservatori, si è resa necessaria in quanto la decisione di Blair – che si è detto pronto a testimoniare – di affiancare gli americani nell’invasione del’Iraq nel 2003 suscitò vaste proteste in Gran Bretagna, e il malcontento dell’opinione pubblica fu una delle principali ragioni per cui Blair abbandonò il suo incarico nel 2007.
Chilcot ha dichiarato che l’inchiesta prenderà in esame il periodo compreso tra l’estate del 2001 e la fine di luglio di quest’anno, quindi i precedenti che condussero al conflitto, la sua condotta, la sua durata e le conseguenze suscitate.
«Siamo determinati», ha detto Chilcot in una conferenza stampa, «ad essere rigorosi, dettagliati, onesti ed espliciti al fine di consentirci la formulazione di giudizi documentati ed imparziali su tutti gli aspetti della vicenda, incluse le obiezioni che sono state sollevate sulla legalità della guerra». Le conclusioni dell’inchiesta non sono attese prima della fine del 2010.