TEHERAN, 8 MAR – Teheran gioca d’anticipo, e per prevenire un possibile contagio delle rivolte nordafricane silura l’ex presidente iraniano Akbar Hashemi Rafsanjani.
Il leader riformista è stato costretto a a cedere il suo posto chiave a capo dell’Assemblea iraniana degli esperti, un importante organismo religioso, statale dopo essere stato duramente criticato dai più conservatori.
A prendere il suo posto l’ayatollah Mohammad Reza Mahdavi Kani. Rafsanjani ha presieduto l’assemblea a partire dal 2007.
L’Assemblea degli esperti è incaricata di nominare, sorvegliare ed eventualmente esautorare, anche se questa possibilità non si è mai verificata, la guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, 71 anni, erede politico di Khomeini.
Rafsanjani, 76 anni, si era inizialmente esposto a favore del movimento di opposizione dell’Onda Verde nell’estate del 2009, salvo poi tornare nei ranghi per tentare di giocare un ruolo di mediazione, ma nonostante questo era considerato una spina nel fianco dalla Guida Suprema Ali Khamenei e dal presidente Mahmoud Ahmdinejad.
Rafsanjani, uno degli uomini più ricchi del Paese, resta al momento Presidente del Consiglio per il discernimento, l’organo a cui spetta la risoluzione dei conflitti legislativi che possono insorgere fra il Parlamento e altri organi istituzionali.