Sull’attesa ripresa delle trattative sul nucleare tra l’Iran ed i Paesi del gruppo 5 + 1, in programma lunedi e martedi a Ginevra, per molti osservatori le aspettative appaiono ridotte.
La trattativa riprende 14 mesi dopo l’ultimo incontro tra l’Iran ed i Paesi del 5+1 che, sempre a Ginevra, sembrava aver aperto un avvio di dialogo sullo spinoso dossier del programma nucleare iraniano.
Ma da allora non vi sono stati progressi e proprio domenica Teheran ha annunciato di avere fatto un nuovo passo avanti nel suo programma nucleare, con la produzione del primo concentrato di uranio (yellowcake) poi immesso in un impianto per l’arricchimento.
”L’Iran e’ ormai autosufficiente per l’insieme della catena di produzione del combustibile”, ha esultato ieri Teheran. Come nel 2009, la delegazione iraniana a Ginevra e’ guidata dal negoziatore nucleare Said Jalili, giunto ieri sera nella citta’ elvetica.
Dovra’ incontrare la responsabile della diplomazia dell’Ue Catherine Ashton ed i rappresentanti del gruppo 5+1, ovvero i cinque Paesi membri permanenti del Conisglio di sicurezza dell’Onu (Usa, Russia, Francia, Regno Unito, Cina piu’ la Germania).
Intanto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha discusso di Iran con il presidente cinese Hu Jintao in una conversazione telefonica lunedi, sottolineando l’importanza di un approccio unitario sul programma nucleare di Teheran.
Le potenze occidentali temono che il programma nucleare iraniano abbia ambizioni militari e miri alla fabbricazione dell’arma atomica, mentre Teheran sostiene che l’obiettivo e’ puramente pacifico.
