RAS JEDIR (TUNISIA) – Carri armati delle forze armate pro Gheddafi sono entrate nella piazza controllata dai ribelli nella città di Zawiya. Lo ha detto uno degli insorti al telefono con l’agenzia Reuters. “Possiamo vedere i carri armati. I carri armati sono dappertutto”, ha raccontato.
Combattimenti intensi nella città di Zawiya hanno provocato la chiusura di una tra le più grandi raffinerie della Libia. “Armi pesanti sono state sparate qui vicino. Non possiamo gestire la raffineria in queste condizioni”, ha spiegato.
Le forze di Gheddafi hanno colpito dei serbatoi di stoccaggio di greggio nel terminale petrolifero di Es Sider, vicino a Ras Lanuf. Lo dicono i ribelli e diverse tv, fra cui Al Jazira, mostrano immagini di fiamme e di enormi colonne di fumo nero.
I ribelli sono riusciti a entrare a Ben Jawad grazie alla copertura di armi e forze militari. E nella cittadina sono iniziati scontri con armi pesanti fra l’esercito di Gheddafi e gli oppositori. Le ”voci” sull’ingresso di ribelli a Ben Jawad impazzano anche su Twitter. In particolare, il gruppo di giovani oppositori ‘Shabablybia’ riporta le testimonianze del sito di opposizione ‘Al Manara’, secondo il quale ci sarebbero stati ”violenti scontri fra le forze di Gheddafi e i ribelli”.
Nella tarda serata di ieri, 8 marzo, le forze fedeli a Muammar Gheddafi hanno intensificato l’offensiva sui ribelli, mentre a Misurata le forze governative avanzano, ma i ribelli oppongono una forte resistenza.
Le fonti interpellate parlano dell’ingresso a Zawiya di una cinquantina di carri armati e di pesanti combattimenti, ma dicono che pur essendoci ancora rivoltosi in città, questi tendono a nascondersi.
Fonti sentite a Tripoli parlano di una resistenza tenace dei ribelli a Misurata. Secondo il governo libico, fra i ribelli a Misurata vi sono elementi algerini e tunisini di Al Qaida per il Maghreb islamico (Aqmi).
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