Ore 11.40 – L’Unhcr prevede l’invio di aiuti domani a Bengasi. ”Le persone arrivate nel week-end affermano che ci sono spostamenti di popolazione a Ajdabiya, Derna e Tubruk”, ha detto il portavoce dell’Unhcr Adrian Edwards. I libici approdati al confine con l’Egitto hanno affermato all’Unhcr di temere rappresaglie da parte di sostenitori del governo nell’est del Paese e che la gente ha paura di uscire dopo le quattro del pomeriggio. Dallo scoppio della crisi libica, oltre 323mile persone sono fuggite dalla violenza in Libia, principalmente in Tunisia ed Egitto.
Ore 11.36 – Altri tre tornado sono appena decollati dalla base militare di Trapani Birgi. In precedenza ne erano partiti tre seguiti dopo qualche minuto da due F-16.
Ore 11.23 – Sono almeno 40 le persone uccise nel cannoneggiamento da parte dei carri armati di Gheddafi sulla citta’ ribelle libica di Misurata. Lo dice un testimone residente.
Ore 11.02 – Un cacciabombardiere F-15 statunitense e’ precipitato in Libia durante un raid, a quanto pare per un’avaria, e il pilota, eiettatosi dall’abitacolo, e’ stato salvato dai ribelli libici. Lo rende noto il quotidiano britannico Daily Talegraph che cita un suo inviato sul posto.
Ore 10.49 – Un bombardamento di artiglieria nella città libica di Misurata, 200 km a est di Tripoli, ancora in mano agli insorti. Lo dicono dei testimoni. A sparare sono i cannoni dei carri armati delle forze fedeli a Gheddafi. Il bombardamento d’artiglieria sulla città di Misurata ha provocato fra l’altro la morte di quattro bambini, che viaggiavano a bordo di un’automobile. Lo dice un testimone, un residente. ”Qui la situazione è molto brutta. I carri armati hanno iniziato a cannoneggiare questa mattina”, ha raccontato Mohammed al telefono da davanti all’ospedale cittadino. ”Anche i cecchini prendono parte all’operazione. Un’auto di civili è stata distrutta e sono morti quattro bambini, il più grande dei quali aveva 13 anni”, ha detto il testimone. Le forze di Gheddafi hanno lanciato anche un attacco con armi pesanti alla città di Zenten. Lo afferma la tv al Jazira.
Ore 10.37 – Tre giornalisti occidentali sono stati arrestati dalle forze armate libiche. Lo ha reso noto il loro autista. Si tratta di duereporter dell’agenzia France Presse e un fotografo della Getty Images, fermati il 19 marzo nella zona di Tobruk. I giornalisti dell’Afp sono il britannico Dave Clark, 38 anni, e il tedesco-colombiano Roberto Schmidt, 45; il fotografo della Getty Images l’americano Joe Raedle, 45. Di loro non avevano piu’ notizie da venerdi’. L’autista libico che ha dato la notizia, Mohammed Hamed, rientrato domenica a Tobruk, nella sua testimonianza ha detto di aver preso i tre giornalisti a bordo della suo auto la mattina del 19 marzo a Tobruk, di averli accompagnati lungo la strada che conduce ad Ajdabiya. Qualche decina di chilometri prima di entrare in quest’ultima, ha raccontato l’autista, hanno incrociata una colonna di mezzi militari libici, jeep e veicoli blindati trasporto truppe, hanno cercato di compiere una inversione a U ma sono stati bloccati dalle armi spianate di quattro militari e costretti a scendere. Dave Clark ha gridato ai militari ”Sahafa!, sahafa!” (Stampa!, stampa!), ma i tre giornalisti – dice l’autista – sono stati costretti a inginocchiarsi sul bordo della strada con le mani dietro alla nuca. L’auto, insieme ad altri veicoli che sono passati nel frattempo lungo la strada, fra i quali un’ambulanza, sono stati dati alle fiamme dai militari, che hanno poi caricato i tre giornalisti su un mezzo militare verso una destinazione sconosciuta.