”Siamo in una fase preliminare. Non parliamo di piani e tantomeno di piani contrapposti”, ha ribadito Massari, tornando a sottolineare che si tratta solo di una ”serie di idee” da discutere in modo ”assolutamente collegiale e multilaterale”. “Perché, ha aggiunto nel consueto briefing settimanale, ci deve essere convergenza”.
“Stiamo iniziando a parlare con i nostri principali partner di idee e proposte per un orientamento della Comunità Internazionale sul dopo Gheddafi”, ha proseguito spiegando, alla vigilia della riunione del Gruppo di Contatto in programma domani a Londra, che il ”nostro obiettivo è chiaro e netto: vogliamo arrivare a costruire, con tutte le forze della società libica che rispondono a parametri di democraticità, una Libia democratica, sovrana e unita” senza ”imposizioni dall’esterno”. Un percorso che passi per il ‘cessate il fuoco’ ed un confronto inclusivo della comunità libica.
Tornando sui contatti in corso tra le diplomazie, Massari ha poi ribadito che ci sono ”contatti con la Germania ma non solo” da cui sta emergendo ”una sostanziale convergenza di vedute”. ”A Londra auspichiamo una soluzione condivisa su come costruire una road map” politica per il dopo-Gheddafi.
Eppure lo stesso Frattini oggi ha confermato a a Mustafa Abdul Jalil, Segretario del Consiglio Nazionale Libico il “pieno sostegno dell’Italia” alle attività svolte dall’opposizione libica impegnata nella costruzione di una nuova Libia democratica e unita
Jalil ha dal suo canto espresso gratitudine per il sostegno politico ed umanitario ricevuto dall’Italia, che, ha ribadito il Ministro Frattini, l’Italia continuerà ad assicurare. Frattini ha infine anticipato a Jalil la disponibilità dell’Italia ad avviare un lavoro operativo congiunto con i propri partner, anche facendo uso della struttura consolare italiana presente a Bengasi.
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