TRIPOLI – I fedelissimi di Muammar Gheddafi sono pronti a riprendersi Bengasi e ”tutto sarà finito in 48 ore”. Con queste parole il figlio del leader libico, Saif al Islam, ha annunciato l’ultima sfida del regime dai microfoni di Euronews.
Il rais resta aggrappato al potere. “Non riusciranno a dividere il Paese, vinceremo”: così Gheddafi a Tripoli, parlando davanti a una rappresentanza della tribù Mseleta, in un discorso diffuso anche dalla Tv di stato ha già sancito la sua vittoria.
Il leader ha nuovamente accusato l’occidente dimirare al petrolio libico e di voler tornare ”ai tempi in cuil’Italia chiamava la Libia la spiaggia di Roma”. Intanto, Tripoli ha festeggiato la caduta di Ajdibiya, poco a ridosso di Bengasi, dove un commando armato avrebbe addirittura attaccato la sede dei “terroristi”, il Comitato transitorio libico (Cnt), uccidendo alcuni suoi membri e mettendone in fuga altri.
Malgrado le smentite delle due notizie arrivate a stretto giro di posta, a Tripoli ha celebrato anche la “sollevazione popolare” guidata dalla tribù dei Warfallah a est, con i lealisti del leader Muammar Gheddafi scesi nelle strade sventolando il vessillo verde in alcune aree di Tobruk e a Sollum, lungo il confine con l’Egitto.
Il figlio di Gheddafi poi si è scagliato contro il presidente francese Nicolas Sarkozy: “E’ un pagliaccio”.
