ROMA – L’Egitto sta armando i ribelli libici che combattono Gheddafi, fornendo loro soprattutto armi leggere e munizioni, e gli Stati Uniti ne sono informati: è quanto scrive il Wall Street Journal, che cita fonti ufficiali degli insorti e statunitensi.
Secondo il quotidiano, si tratta del primo caso conosciuto di appoggio pratico alla Rivoluzione del 17 febbraio da parte di un governo esterno. Le consegne di armi e munizioni ai ribelli attraverso la frontiera libico-egiziana, dicono le fonti citate dal sito del Wsj, sono cominciate ”alcuni giorni fa”, quando le forze fedeli al Colonnello hanno iniziato a riconquistare territorio verso la Cirenaica, e proseguono tuttora.
Da parte egiziana, dice il Journal, non c’è nessuna conferma. Negli Usa, invece, ”non c’è alcuna dichiarazione politica o riconoscimento formale di quanto sta accadendo”, semplicemente ”è qualcosa di cui siamo a conoscenza”, dice una fonte americana. ”Sappiamo che il Consiglio delle forze armate egiziano (la giunta militare al potere dopo la caduta di Hosni Mubarak, ndr) ci sta aiutando, ma non può farlo troppo alla luce del sole”, rivela al giornale Usa Hani Souflakis, uomo d’affari libico che funge da trait d’union fra il governo provvisorio libico di Bengasi e il governo del Cairo. ”Ma le armi arrivano” e ”gli americani, che pure non vogliono essere coinvolti direttamente, hanno dato luce verde agli egiziani perche’ diano il loro aiuto. E gli egiziani non l’avrebbero fatto senza il via libera” Usa.