ROMA – Sulle rivolte in Nordafrica e Medio Oriente, ”le valutazioni di Italia e Israele sugli ultimi sviluppi sono lungo la stessa linea”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman intervenendo a Roma al ricevimento per l’apertura della campagna 2011 dell’organizzazione per la raccolta fondi per Israele Keren Hayesod, evidenziando che ”Israele, senza alcun dubbio, è l’unico alleato strategico dell’Europa e del mondo occidentale in Medio Oriente”.
L’alleanza strategica con il mondo occidentale ”e’ il risultato di valori comuni condivisi”. Il Paese ”è l’unica democrazia stabile e affidabile” nella regione, ha aggiunto Lieberman che, soffermandosi poi sulle rivolte del Mediterraneo, ha evidenziato come ”senza alcun dubbio non ci sia alcun legame tra la questione israelo-palestinese e i disordini ai quali assistiamo in Tunisia, Libia, Yemen o Bahrein”.
Le motivazioni alla base delle rivolte stanno nella ”richiesta di un cambiamento economico, di più libertà e democrazia, avanzata da giovani laici”, ha ancora spiegato Lieberman evidenziando allo stesso tempo che ora il ”mondo arabo si trova davanti ad una grande sfida. Qualora i governi non fossero in grado di dare risposte alla popolazioni, il rischio sarebbe l’inasprimento delle posizioni fondamentaliste” in quei Paesi.
Mentre per l’Occidente ”la conseguenza sarebbe l’arrivo di enormi masse di immigrati”. Sia ”il mondo arabo, sia i Paesi occidentali devono ben comprendere questo”, ha concluso Lieberman.